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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNOL'anno che verrà

03.01.24 - 07:00
«Young Boys, Real Madrid e Francia: vinceranno loro»
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L'anno che verrà
«Young Boys, Real Madrid e Francia: vinceranno loro»
Arno Rossini: «L'organico della Svizzera è ottimo. Con tutti gli uomini al massimo vale almeno i quarti di finale all’Europeo».
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LUGANO - Se a dicembre si tirano le somme, a gennaio si fanno programmi e previsioni. Rimanendo al calcio, cosa ci aspetta in questo 2024? Dalla Svizzera all'Europa, proviamo a capirlo.

Cominciamo dalla Super League, come finirà?
«Non credo ci saranno sorprese - ha spiegato Arno Rossini - Il nuovo formato del campionato non andrà a interrompere il dominio dello Young Boys. I bernesi trionferanno ancora: non vedo avversari in grado di fermarli».

Il loro regno continuerà ancora per molto?
«Vincono oggi ma già guardano al futuro. Sono lungimiranti, stanno gettando le basi per continuare a primeggiare a livello nazionale. Le ultime esperienze continentali hanno reso poi più solide le loro convinzioni».

Oltre la Svizzera c’è il continente, c'è la Champions League dei grandissimi. Vincerà ancora il Manchester City?
«Io punto sul Real Madrid. In Europa le merengues sono infatti una certezza. Quest'anno hanno poi trovato in Bellingham un giocatore eccezionale, capace di lasciare il segno e di far rendere meglio tutti gli altri. In rosa ci sono tanti elementi giovani ma già fortissimi, penso ai brasiliani, e in panchina c'è Carlo Ancelotti, un mister esperto, preparato, bravissimo. Credo che tutto ciò, insieme, sia qualcosa di impareggiabile. Di irraggiungibile per ogni rivale. Dietro ai madrileni ci sono certo il City e il Bayern Monaco e si deve tener conto del fatto che in coppa una serata storta può far cambiare l'esito di tutta la stagione; non credo però ci saranno grosse sorprese».

Finiti i campionati e finita la Champions ci si troverà in Germania per l'Europeo.
«La grande favorita è senza dubbio la Francia. Una selezione espressione di un movimento che ormai da anni è all’avanguardia. La truppa di Deschamps è ricca di talento perché può contare su un bacino di utenza immenso e sull’ottimo lavoro della Federazione. La squadra che si presenterà al torneo che si svolge tra giugno e luglio sarà fortissima. Sarà quella da battere».

La Germania padrona di casa?
«Non è ancora una squadra ed è guidata da un selezionatore molto giovane e senza esperienza. Sarà temibile, certo, ma non la vedo così forte e compatta da poter ambire alla vittoria. Secondo me i galletti stanno sopra tutti. Poi un gradino più in basso ci sono delle nazionali che, sfruttando il momento, possono permettersi di sognare: il Portogallo dell'ultimo Ronaldo, la Spagna, magari anche l'Italia».

E la Svizzera?
«L'organico è ottimo: c'è, forse per l'ultima volta, il giusto mix tra campioni esperti e giovani in rampa di lancio. Sommer, Xhaka, Shaqiri, Akanji, Ndoye, Okafor, Amdouni… una Nazionale con tutti gli uomini al massimo al livello fisico e mentale, una selezione alla quale tutto va bene, vale almeno i quarti di finale. Sarebbe un gran risultato. Unica pecca è per me la gestione del caso di Yakin. Andremo in Germania con un selezionatore in scadenza di contratto il quale, alla prima difficoltà, perderà tutto il suo potere e diventerà piccolo piccolo. Questo, mi ripeto, è stato un autogol clamoroso da parte dell’ASF».

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