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«Vi racconto i miei primi mesi da allenatore del Lugano»

SUPER LEAGUE«Vi racconto i miei primi mesi da allenatore del Lugano»

23.12.21 - 08:00
Mattia Croci-Torti ha preso in mano la squadra con grande successo. E ora si gode un sereno Natale...
TiPress
«Vi racconto i miei primi mesi da allenatore del Lugano»
Mattia Croci-Torti ha preso in mano la squadra con grande successo. E ora si gode un sereno Natale...
«Quanto sono cambiato in questi mesi? Sono sempre il solito. La pressione mediatica non è stata una cosa folle, ma è grazie soprattutto ai buoni risultati ottenuti».
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LUGANO - Il 20 settembre 2021, giorno in cui è stato nominato allenatore del Lugano, è una data che Mattia Croci-Torti non scoderà tanto facilmente. Scelto inizialmente nelle vesti di traghettatore dopo l'allontanamento di Abel Braga, il tecnico di Vacallo ha saputo convincere la nuova dirigenza, che ha deciso di prolungargli il contratto fino al 2023. E i risultati inanellati dai bianconeri - quarti a metà campionato - hanno detto che il club non poteva fare scelta migliore...

«Quanto sono cambiato in questi mesi? Sono sempre il solito - è intervenuto Mattia - Ho cercato di essere a disposizione di tutti, riuscendo anche a ritagliarmi i miei spazi che mi servono per staccare. La pressione mediatica non è stata folle, ma è grazie soprattutto ai buoni risultati ottenuti. Certo, gli impegni fuori dal rettangolo da gioco si sono moltiplicati, ma non è assolutamente un peso...». 

Anche le interviste si sono moltiplicate...
«Esattamente, ma so che è parte del gioco. Chi fa l'allenatore deve accettare queste situazioni che a volte sono piacevoli mentre a volte no».

Che rapporto hai con la stampa? Ti piace leggere giornali e portali o preferisci lasciar perdere?
«C'è un rispetto reciproco. Non ho problemi a leggere quello che viene detto e scritto su di noi, perché accetto i giudizi ma anche le critiche. Bisogna sempre fare tesoro di queste ultime, trasformandole in critiche costruttive». 

Mattia Croci-Torti e Luca Cereda: il Ticino sforna allenatori mica da ridere...
«Mi sono confrontato spesso con Luca Cereda e penso sia normale che due allenatori ticinesi attirino più attenzioni rispetto magari a chi viene da fuori. È giusto non nascondersi. Ho tantissimo da imparare da Luca perché ha alle spalle molte più partite di me e certe dinamiche le ha già vissute. Mi piace ascoltare quelle persone da cui si possono trarre utili consigli».

C'è un messaggio che hai ricevuto in questi mesi che tieni nel cuore?
«Quello di Mauro Pini. Il messaggio che mi ha inviato il giorno dell'assunzione è stato il più bello che ho ricevuto e quello che ho tenuto come fonte d'ispirazione per questi mesi. Mauro è una bellissima persona, è un allenatore ticinese di livello mondiale e puoi solo imparare da un personaggio simile...».

Come stai vivendo il periodo difficile legato alla pandemia?
«La mia idea è che purtroppo ci siamo quasi abituati a questa situazione. Le mie figlie mi chiedono spesso quando terminerà questo periodo e non sapete quanto mi pianga il cuore dire loro che servirà ancora tempo. Per uscirne, però, ci vorrà l'aiuto di tutti...».

Quanta paura hai di dover "fare calcio" senza pubblico?
«Ritrovare il calore del pubblico è stato bellissimo. Abbiamo vissuto delle serate davvero magiche quest'anno, penso soprattutto alla partita di Coppa contro l'YB. Immaginare che quel calore ci possa venir tolto di nuovo, sarebbe una bella mazzata. Speriamo di non tornare a vivere quelle brutte sensazioni, anche se sono ben consapevole che le cose importanti sono altre».

Parliamo di calcio: qual è il bilancio di questi tre mesi?
«Sono contento. Pensare che non abbiamo praticamente concesso punti alle squadre sotto di noi, mi rende orgoglioso. Anche l'aver vinto tante partite a Cornaredo, se si eccettua l'ultima, mi rende felice. Tutti adesso nutrono rispetto per il Lugano e questo aspetto è quello che più di ogni altro mi porto dentro. Ora dovremo cercare di far qualche punto in più con Zurigo, Basilea e Young Boys e questo sarà il focus dei prossimi mesi: limitare il gap con le squadre che ci precedono». 

Per farlo è lecito attendersi qualche innesto importante...
«Sicuramente dal mercato ci aspettiamo qualcosa. L'estate scorsa abbiamo fatto delle rinunce importanti con le partenze di Macek e Covilo, giocatori che avrebbero dato respiro al nostro centrocampo. Qualche elemento che possa dare un po' di ossigeno, dunque, ci serve assolutamente».

Quanto è importante la presenza di Cao Ortelli al tuo fianco?
«Io e Cao ci sentiamo tutte le sere, per parlare e organizzare il lavoro. Per me è una persona speciale. Al di là delle enormi competenze calcistiche, ha tantissimi insegnamenti di vita da darti. È una persona davvero incredibile».

Cosa farà Mattia Croci-Torti nelle imminenti festività?
«Cercherò di godermi la famiglia e gli amici che in queste settimane ho un po' tralasciato».

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COMMENTI
 

Evry 2 anni fa su tio
Bravissimo ma non tirare in ballo un Coach dalla polvere bagnata, grazie e auguri

Serfol 2 anni fa su tio
Bravo Mattia non sono tifoso del Lugano ma è bello vedere un giovane allenatore ticinese che si sta facendo valere in Super League 👍

sergejville 2 anni fa su tio
visto con chi ti sei confrontato, sei fortunato a non dover giocare dei derby se no, che Cruuuuuuuuuus!

gigios 2 anni fa su tio
🎩
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