Nole ha parlato dei due rumorosi ko subiti in entrata a Monte Carlo e Madrid: «Devo accettarlo».
«È una nuova realtà per me, cercare di vincere una o due partite, senza pensare di raggiungere la finale»
MADRID - Le due sconfitte patite in entrata, prima a Monte Carlo e ieri a Madrid, non possono non allarmare i tifosi di Novak Djokovic. Si tratta di problemi fisici o "semplicemente" dell'età che avanza? Il serbo ha provato a spiegare la situazione a margine del ko subito sabato contro Arnaldi nei 32esimi del Masters 1000 di Madrid, "optando" per la seconda opzione.
«In 20 anni non ho mai provato quello che ho provato in questi ultimi 12 mesi: perdere troppo presto - ha detto Nole - Fa parte dello sport, bisogna accettare le circostanze e cercare di trarne il meglio per il futuro. Non posso lamentarmi della mia carriera. È una sensazione diversa che devo accogliere e accettare, gestendola in modo speciale. È una nuova realtà per me, cercare di vincere una o due partite, senza pensare di raggiungere la finale. È una sensazione diversa da quelle che ho provato negli ultimi 20 anni».
Dovremo dunque abituarci a vedere sempre più spesso Djokovic fermarsi molto presto nei vari tornei? «È una sfida, mentalmente, per me difficile da affrontare. Credo sia il cerchio della vita e della mia carriera. Sapevo che a un certo punto sarebbe successo. Ovviamente, gli Slam sono i tornei più importanti per me. Non significa che non voglia vincere qui, certo che lo voglio, ma gli Slam sono dove voglio giocare il mio miglior tennis».