Le due leggende dello sci Tina Maze e Viktoria Rebensburg hanno parlato del grande e attesissimo ritorno della Vonn
COPPER MOUNTAIN - Mentre Marcel Hirscher è già stato costretto a mettere la parola fine alla sua stagione, a causa della rottura del legamento crociato, Lindsey Vonn sta cercando di (ri)prendere confidenza con la neve in occasione del "Fis Fall Festival", all'interno del quale ieri ha raggiunto la 24esima e la 27esima posizione nelle due discese di Copper Mountain. Un trampolino di lancio in vista del grande ritorno in CdM che dovrebbe avvenire a St.Moritz il 21/22 dicembre.
L'annuncio di metà novembre aveva suscitato qualche dissenso, ma ora c'è chi vede di buon occhio la decisione dell'americana. «Sono felice per Lindsey e la capisco al 100%. Non ha una famiglia e quindi ha tempo», ha detto Tina Maze a 20 Minuten.
«Lindsey Vonn ha sempre cercato il rischio»
La slovena ha portato a casa la generale nel 2013. Un anno dopo ha vinto l'oro olimpico in discesa e in gigante. Nel 2017 la quattro volte campionessa del mondo si è poi ritirata ed è diventata madre.
A 41 anni non si azzarderebbe mai a imitare la Vonn? «Lindsey è sempre stata una persona che ama il rischio. E il suo corpo sta meglio di prima, può allenarsi di nuovo a pieno regime», ha dichiarato la Maze, esperta di Eurosport e ambasciatrice di Stöckli Ski.
Viktoria Rebensburg: «Il vecchio stile di sci...»
«Penso che il ritorno di Lindsey sia molto emozionante e non vedo l'ora di vederla all'opera - ha affermato la 35enne tedesca Viktoria Rebensburg - Il suo vecchio stile di sciata è chiaramente riconoscibile: rischioso come sempre, ma ha anche guadagnato molto...».
Sei anni fa Lindsey Vonn si era ritirata dopo una carriera di successo, caratterizzata però da numerosi infortuni. Lo scorso febbraio le è stata applicata un'articolazione artificiale del ginocchio e da allora è in grado di muoversi senza alcun dolore. Almeno per ora...
«Il nuovo ginocchio è l'incognita», dice Tina Maze che si chiede: «E se si infortunasse di nuovo?». A questo punto possiamo solo sperare che non faccia la stessa fine di Marcel Hirscher...