Cadel Evans: "Ho incontrato Ferrari, ma niente doping"

L'australiano di Stabio ha ammesso di aver incontrato in Italia il discusso dottore ma ha affermato di non aver mai parlato con lui di doping o di qualsiasi altra cosa illegale: "Era molto apprezzato"
STABIO - Si allarga a macchia d'olio quella che può essere considerata una vera macchia per il mondo del ciclismo: il doping. Oggi, lunedì, è stato un altro campione del Tour de France, Cadel Evans (maglia gialla nel 2011) ad ammettere di aver avuto "rapporti" con l'illustre "medico del doping" dottor Ferrari anche se il ciclista australiano sottolinea di non aver mai parlato di doping.
L'australiano di Stabio, in una insolita email recapitata alla tv SBS, ha ammesso di aver incontrato in Italia il dottor Michele Ferrari dieci anni fa: "Ho solo verificato con un test del professor Ferrari le mie capacità di corridore per una gara del genere. In quel periodo, il parere di Ferrari era molto apprezzato dalle squadre e dai team manager: mi era utile a trovare un ingaggio. Con lui non si è mai parlato di doping o di qualsiasi altra cosa illegale. Prima di questo test, non avevo mai avuto contatti con Ferrari".
Il medico italiano, all'epoca dei fatti, era già completamente inibito a ogni contatto con atleti dal Coni, ed era stato radiato dall'Uci, dopo l'esplosione dello scandalo Armstrong sulla quale oggi la stessa federazione ha detto la parola finale, confermando il giudizio dell'Usada, l’ente antidoping americano, che ha squalificato a vita il ciclista cancellando tutti i risultati successivi all'agosto 1998. (ITM)



