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ASSOCIAZIONE MOTOCICLISTI TI

Limitare le zone 30 per migliorare la convivenza tra i diversi utenti della strada

Secondo l'Associazione dei Motociclisti ticinesi è importante mantenere strade orientate al traffico a 50 km/h.
Archivio Ti Press
Fonte Associazione Motociclisti Ticinesi
Limitare le zone 30 per migliorare la convivenza tra i diversi utenti della strada
Secondo l'Associazione dei Motociclisti ticinesi è importante mantenere strade orientate al traffico a 50 km/h.
BELLINZONA - L’Associazione Motociclisti Ticinesi accoglie favorevolmente la recente mozione, accolta dapprima dal Nazionale e recentemente dal Consiglio degli Stati, che mira a limitare l’estensione delle “zone 30” nelle città e nei centri ...

BELLINZONA - L’Associazione Motociclisti Ticinesi accoglie favorevolmente la recente mozione, accolta dapprima dal Nazionale e recentemente dal Consiglio degli Stati, che mira a limitare l’estensione delle “zone 30” nelle città e nei centri abitati della Svizzera. Questa mossa, vista come un passo avanti verso la razionalizzazione dell’uso dei limiti di velocità, è salutata come un segnale positivo per migliorare la convivenza tra diversi utenti della strada e garantire una maggiore fluidità del traffico. La decisione si concentra su un approccio più mirato e ragionato nell’applicazione dei limiti di velocità, sottolineando l’importanza di mantenere strade orientate al traffico a 50 km/h, mentre consente riduzioni di velocità in zone residenziali o vicino a scuole e ospedali per ragioni di sicurezza.

Tale approccio è particolarmente rilevante per i motociclisti, che spesso si trovano a navigare in un panorama urbano complicato, dove la chiarezza e la prevedibilità delle regole di traffico sono essenziali per la sicurezza, riducendo potenziali fonti di conflitto e migliorando l’esperienza di guida per tutti.L’Associazione è inoltre convinta che stabilire limiti di velocità appropriati per ogni tipo di strada possa aiutare a ridurre gli incidenti, proteggendo così meglio la vita dei motociclisti, spesso tra i più vulnerabili su strada; inoltre e non meno importante, l’Associazione sottolinea il beneficio che questa decisione porta in termini di navigazione urbana. Con una distinzione più chiara tra zone a traffico limitato e strade principali, i motociclisti possono pianificare i loro percorsi in modo più efficiente, evitando rallentamenti inutili e contribuendo alla fluidità del traffico generale.

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