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LUCA CAMPANAIlluminazioni natalizie: giusto sensibilizzare ma senza demonizzarne l'utilizzo

17.10.22 - 16:07
Foto L.C.
Illuminazioni natalizie: giusto sensibilizzare ma senza demonizzarne l'utilizzo

A quasi tre mesi dal 25 dicembre le amministrazioni locali un po’ ovunque cominciano a ragionare su come coniugare la necessità di illuminare le vie e le piazze dei propri Comuni con il fabbisogno energetico, forse un po' a scapito del turismo che vi aspetta un'atmosfera a tema luminosa e non lugubre, non da ultimo comunque influenzano le bollette aumentate, su cui pesano gli aumenti legati alla guerra in Ucraina.

Che ci voglia un segnale dalla politica sul risparmio energetico è indubbio, ma questo non deve risultare opprimente soprattutto per le feste di Natale, visto e considerato anche gli ultimi due anni sono stati terribili e passati più ad avere paura del Virus che a festeggiare serenamente.

A ben vedere basterebbero degli accorgimenti sulle luminarie per un risparmio consapevole cambiando luci incandescenti (se ancora vengono utilizzate) e adoperare luci led, che consumano decisamente meno.

Bisogna poi capire a livello energetico quanto sono importanti (in percentuale) le lucine e gli addobbi rispetto ad altri consumi più marcati e non parlo solo del riscaldamento di stabili, ma di utilizzatori commerciali e privati che consumano molto e vengono tenuti accesi anche per tutto il giorno senza che nessuno intervenga.

Razionare e non eliminare in toto illuminazioni artistiche di varia dimensione nei posti strategici dei centri di quartieri periferici può essere la soluzione, magari con un timer per ridurre l’orario di accensione delle luminarie, che dovrebbero essere spente entro un orario preciso, per esempio le 23 o le 24.

Come già scritto nel titolo un segnale al cittadino va dato, anche perché purtroppo il momento è poco favorevole e in questo senso mi allineo a quanto deciso dal Municipio di Lugano, soprattutto per l'eliminazione dei funghi riscaldanti fuori dagli esercizi pubblici e che si riferisce al fabbisogno nazionale e regionale.

Tutti sono alla ricerca di possibili alternative energetiche (alcune permettetemi ironiche), anche se quartieri periferici spogli e spenti tuttavia non sono bellissimi da vedere.

 Bene così, ma non esageriamo, non vorrei che il prossimo passo fosse quello di spingere le persone a non illuminare il proprio albero di Natale a casa; questa alternativa, tuttavia, piacerebbe a chi da sempre si oppone alle feste storico-popolari; Per intenderci i "Grinch di casa nostra".

 Luca Campana Consigliere Comunale Lugano

 
 
 

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COMMENTI
 

negang 1 anno fa su tio
Faccio notare che un'auto elettrica consuma come 30 abitazioni private messe insieme. Spegnere le luminarie ( che magari sono a led ) e far circolare anche solo una Tesla non ha senso. Spegnete prima le Tesla e poi ne parliamo. Quante sono in Ticino ? Quanta corrente assorbono paragonata alle abitazioni ? Mettete giù' delle cifre significative !

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a negang
Il problema è che prima la politica ha spinto per le elettriche ed adesso ammettere che la teoria è una cosa ma la pratica è un’altra. Ai signori politici bisognerebbe riportarli all’asilo, infatti sono convinto che i bambini dell’asilo capiscono perfettamente che l’energia elettrica prima bisogna produrla e poi si può consumarla. Quindi prima dobbiamo essere autosufficienti col nucleare e poi possiamo permetterci di consumare tutta l’elettricità che vogliamo.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a negang
@negang la differenza fra una tesla e le lucette led è che la prima serve per spostarsi mentre le seconde come decorazione. Diciamo che da cittadino vedere una fattura alta, poi le lucette nella piazza perché il comune deve esser fashion sinceramente mi infastidisce.¶ Poi teh, se pur di non fare un anno senza ghirlande preferiscono fatture salate e comprare timer che lo facciano, tanto pagano i cittadini luganesi.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Mi pare che il signore non abbia capito molto la situazione contingente. Le luci natalizie non sono né necessarie né strategiche. L'assenza della bellezza delle ghirlande e degli alberi natalizi per un inverno non è un dramma. Occorre risparmiare, il governo federale ci chiede sacrifici (al momento moderati), sarebbe ipocrita da parte di comuni accendere lucette varie. Possibile che la priorità per la politica luganese sia far polemica per un po' di colori natalizi?

Sergio_CH 1 anno fa su tio
Vai a lavorare va!
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