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Divieto di burqa: 10 motivi per votare Sì

Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
tipress (archivio)
Divieto di burqa: 10 motivi per votare Sì
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
Il prossimo 7 marzo saremo chiamati a votare sul divieto di dissimulazione del viso a livello nazionale. Ecco 10 motivi per votare Sì (ce ne sarebbero parecchi di più): Il tema della votazione è la difesa del nostro modello di so...

Il prossimo 7 marzo saremo chiamati a votare sul divieto di dissimulazione del viso a livello nazionale. Ecco 10 motivi per votare Sì (ce ne sarebbero parecchi di più):

Il tema della votazione è la difesa del nostro modello di società dall’avanzata dell’islam politico. Il velo integrale ne è un attributo visibile. L’islam politico è in plateale contraddizione con i valori fondanti del nostro Stato liberale.

Il Ticino nel 2013 ha già approvato il divieto di burqa cantonale, plebiscitandolo con il 65.4% dei voti. Per noi si tratta dunque di confermare quanto già deciso.

Dal 2013 ad oggi la situazione sul fronte dell’estremismo islamico in Svizzera è chiaramente peggiorata. I contrari al divieto di burqa sostengono che, per combattere l’islamismo, bisogna fare “altro”. Ma sono i primi a non voler fare né questo, né “altro”. Si pensi all’ostinato rifiuto di vietare i finanziamenti esteri alle moschee ed ai “centri culturali” islamici.

Il controprogetto all’iniziativa, proposto dalla maggioranza PLR-PPD-PSS alle Camere federali, è inutile e grottesco.

Il divieto di burqa è legittimo, come stabilito nel 2014 da una sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo (di certo non un covo di beceri razzisti) e non viola la libertà di religione, dal momento che il burqa non risponde al alcuna prescrizione religiosa.

La grande maggioranza dei musulmani svizzeri è contraria al velo integrale. Gli attivisti islamici per i diritti della donna -

prendiamo ad esempio Saïda Keller Messahli, vincitrice nel 2016 del Premio svizzero per i diritti umani – si battono contro il burqa e sostengono il divieto.

I contrari non hanno argomenti. Si limitano ad accusare l’iniziativa e - naturalmente! - gli iniziativisti di “razzismo”, di “islamofobia”, di “sessismo”, eccetera. Semplicemente, la proposta viene dalla parte politica non gradita alla sinistra.

Le femministe rossoverdi festeggiano i 50 anni del voto alle donne in Svizzera sostenendo il burqa, che costituisce la manifestazione, visibile e pubblica, del rifiuto di riconoscere i diritti della donna. Auguri per la parità di genere!

Proibire il velo integrale non nuoce al turismo. L’entrata in vigore del divieto ticinese non ha fatto diminuire i turisti in arrivo dai paesi arabi.

Il velo islamista integrale è un problema di società: è quindi corretto che venga proibito a livello nazionale. Si ricorda che alle camere federali, quando si trattava di concedere la garanzia costituzionale al divieto di burqa ticinese, i contrari dichiaravano che servivano “regole uniformi per tutta la Svizzera”. Adesso che si vota su queste “regole uniformi”… contrordine compagni! Devono decidere i Cantoni!

In conclusione, dunque, di motivi per votare no all’iniziativa per il divieto di dissimulare il viso non ce ne sono. Mentre per votare sì ce ne sono a bizzeffe!

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