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LUGANO

Il valore d’oro delle PMI: al LAC una serata per l’eccellenza

Al LAC di Lugano, una serata dedicata all’imprenditoria
INFOpmi
Fonte INFOpmi
Il valore d’oro delle PMI: al LAC una serata per l’eccellenza
Al LAC di Lugano, una serata dedicata all’imprenditoria

LUGANO - GOLD di INFOpmi ha riunito mercoledì 26 novembre al LAC di Lugano oltre 350 imprenditrici, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico per una riflessione condivisa sul ruolo delle piccole e medie imprese nell’economia ticinese. In un contesto segnato da cambiamenti strutturali e nuove sfide competitive, l’incontro ha messo al centro l’eccellenza del tessuto produttivo locale e il dialogo tra pubblico e privato.

INFOpmi, realtà ticinese dedicata all’informazione e al confronto sui temi che toccano da vicino le PMI, ha scelto il LAC di Lugano come cornice per un evento che unisce contenuti, networking e testimonianze dirette dal territorio.

Dopo i saluti iniziali, hanno preso la parola i rappresentanti delle autorità e delle associazioni economiche. Ha rotto il ghiaccio il titolare di Grafica Set Sacha Cattelan: «Questa serata ha due significati importanti: gratitudine e celebrazione. Gratitudine perché desideriamo esprimere la nostra più sincera riconoscenza a tutti coloro che hanno riposto fiducia in noi, consentendoci di scoprire nuove e uniche realtà del territorio. Celebrazione per presentare la nuova Gold Edition, un’edizione di oltre 200 pagine, interamente realizzata in Ticino e ulteriormente valorizzata e nobilitata fin dalla copertina».

E ancora: «Fare impresa non è mai semplice. E il 2025 ce lo ha nuovamente ricordato. Abbiamo affrontato sfide complesse: dall’avanzata dell’intelligenza artificiale, alla necessità di modelli di business sostenibili, alla difficoltà nel reperire talenti qualificati, all’aumento dei costi e all’incertezza dei mercati globali. Eppure, ciò che emerge con chiarezza è la resilienza e la capacità di adattarsi e innovare del nostro tessuto imprenditoriale. Quando penso al futuro, credo che servano tre cose: il coraggio di provare, la voglia di crescere insieme e la curiosità di chi non smette mai di guardare avanti».

Michele Foletti, Sindaco di Lugano, ha portato i saluti della Città e sottolineato come «trasformare idee in risultati è la spinta per un imprenditore. Lugano vuole essere una città favorevole alle imprese. Lugano si propone come partner affidabile e pronto a sperimentare». Il focus del discorso si è poi spostato sulla realizzazione del PSE: «Sarà un generatore di opportunità, in quanto valorizzerà un intero quartiere e rafforza l’attrattività di Lugano. Grazie a Martin Blaser (CEO del FC Lugano, presente in sala) per la sincerità nei rapporti e l’unità nel portare avanti una visione condivisa».

Il microfono è successivamente passato al Consigliere di Stato Raffaele De Rosa: «La presenza di due attori importanti come il Sindaco Foletti e il FC Lugano ci offrono l’occasione di riflettere sull’importanza dello sport per la popolazione e per l’economia. Sport ed economia, ma anche la politica, ci insegnano l’importanza della dedizione, del sacrifico e del puntare all’eccellenza. Il risultato finale non dipende mai da una singola persona, ma solo creando un’alchimia positiva all’interno di un gruppo si riesce a raggiungere il successo».

Il presidente della Camera di commercio ticinese Andrea Gehri ha mostrato e presentato dati importanti del Ticino economico. «Parlare a una platea di imprenditori è sempre stimolante. Nonostante le crisi affrontate, abbiamo uno sviluppo economico positivo. Possiamo dire che il mondo dell’imprenditoria è dinamico e mantiene i suoi posti di lavoro. Inoltre, la capacità di investimento è superiore a diversi Cantoni della Svizzera. Certo, la pressione sui salari esiste e pure quello della mobilità e delle infrastrutture è un problema enorme che tocca l’economia».

«Oggi fare impresa in Svizzera non è diventato più facile e chi sostiene il contrario non vive questo mondo come lo viviamo noi», ha esordito il Consigliere agli Stati Fabio Regazzi, che si è poi concentrato sul problema della burocrazia. «Le PMI chiedono di lavorare senza ostacoli inutili e senza burocrazia che aumenta i costi e rallenta l’innovazione. I costi della burocrazia sono folli e il confronto internazionale è impietoso. È ora che si passi dalle parole ai fatti. Di dichiarazioni di intenti ne abbiamo sentite fin troppe. In merito ai dazi americani, non siamo in acque tranquille. Ma la situazione potrebbe migliorare e questo permetterà alle aziende di pianificare meglio. Il mondo è già carico di tensioni e non abbiamo il bisogno di aggiungerne altre di tipo economiche».

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