Lo sostiene il premier kosovaro Ramush Hardinaj: «Noi abbiamo combattuto per i diritti umani fondamentali»
BELGRADO - Il Kosovo non riconoscerà mai l'indipendenza della Catalogna poiché ritiene si tratti di due casi del tutto diversi e non paragonabili. Lo ha detto il premier Ramush Haradinaj.
«Il Kosovo e la Catalogna non hanno niente in comune, e ogni analogia non ha senso», ha detto Haradinaj in una intervista al quotidiano spagnolo El Pais ripresa dai media serbi. A suo avviso mettere sullo stesso piano Kosovo e Catalogna significa non aver capito la storia.
«Le violenze e le repressioni del regime di Slobodan Milosevic non si possono paragonare con la supremazia della legge spagnola. La Spagna è una democrazia avanzata. Il nostro caso deriva da una disgregazione conseguenza delle tragiche guerre degli anni novanta nella ex Jugoslavia. La grande differenza è che noi in primo luogo abbiamo combattuto per i diritti umani fondamentali, e questo non è il caso della Catalogna», ha osservato il premier kosovaro.
Dichiarazioni che sono da collegare a quanto affermato dal premier spagnolo Mariano Rajoy che ha annunciato il veto di Madrid alla dichiarazione finale del vertice Ue-Balcani occidentali del 17 maggio a Sofia, che includerà anche il Kosovo, di cui la Spagna non riconosce l'indipendenza.
Nell'intervista a El Pais, Haradinaj ha detto di ritenere che Pristina alla fine di quest'anno o all'inizio del prossimo riceverà lo status di paese candidato all'adesione alla Ue, e per questo «la politica del Kosovo è chiaramente orientata all'integrazione euroatlantica e a buoni rapporti con gli Stati Uniti».