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ZURIGO

Martin Ebner: a processo per reati insider

Martin Ebner - foto d'archivio
Martin Ebner: a processo per reati insider
ZURIGO - A qualche mese dal crollo del suo impero, Martin Ebner si trova oggi sotto la luce dei riflettori. Il finanziere viene giudicato dal Tibunale distrettuale di Zurigo per un´accusa di reati insider. Ebner respinge ogni addebito. Se...

ZURIGO - A qualche mese dal crollo del suo impero, Martin Ebner si trova oggi sotto la luce dei riflettori. Il finanziere viene giudicato dal Tibunale distrettuale di Zurigo per un´accusa di reati insider. Ebner respinge ogni addebito.

Secondo il procuratore Marc Jean-Richard-dit-Bressel, Ebner avrebbe cercato di approfittare di un´informazione privilegiata in relazione alla Pirelli, società di cui Ebner era un grosso azionista tramite la sua "Stillhalter Vision" e la Banca BZ.

In base all´atto di accusa, Ebner avrebbe incontrato i dirigenti del produttore italiano di pneumatici e cavi il 10 marzo 1998 all´aeroporto di Zurigo. Nella riunione, sarebbe stato informato delle modalità del progetto di semplificazione delle strutture del gruppo italiano, che prevedeva la riunione della Société Internationale Pirelli (SIP), con sede a Basilea, con la holding italiana Pirelli & C, di Milano. Ebner sarebbe venuto a conoscenza delle intenzioni di Pirelli di lanciare due settimane dopo un´offerta di acquisto dei titoli detenuti dagli azionisti della SIP a un prezzo compreso tra 330 e 350 franchi l´uno.

Poco dopo la riunione, Ebner avrebbe dato l´ordine di vendere le sue azioni SIP. Secondo il procuratore, tale cessione era dovuta all´ipotesi, fatta da Ebner, di un cedimento del corso dell´azione SIP dopo l´annuncio pubblico della ristrutturazone.

In tale ottica, il finanziere avrebbe giudicato preferibile ridurre la propria partecipazione. Ebner tuttavia non ha tratto guadagni dall´operazione: infatti, la pubblicazione dell´Opa a fine marzo 1998 si era in realtà tradotta in un aumento dei corsi e Ebner aveva subito una perdita di 66 000 franchi.

Per tale ragione, l´atto di accusa cita un tentativo e non l´atto di arricchimento. Il procuratore chiede sette mesi con la condizionale, Ebner dal canto suo respinge qualsiasi intenzione delittuosa.

Sembra poco probabile che il processo termini con una condanna. Secondo il giornale domenicale "NZZ am Sonntag", la difficoltà principale per il procuratore sarà forse quella di provare che Martin Ebner era un "insider".



ATS

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