Sentenza shock: rimossa la senatrice Isabel Allende

«Violati obblighi costituzionali»
SANTIAGO DEL CILE - La Corte costituzionale del Cile ha accolto la richiesta dell'opposizione di rimuovere Isabel Allende dalla carica di senatrice, considerando che ha violato l'obbligo costituzionale di non stipulare contratti con lo Stato nel caso della vendita della casa appartenuta a suo padre Salvador Allende.
La corte composta da dieci membri ha preso la decisione con otto voti contro due: si tratta della prima volta che il massimo tribunale accoglie una richiesta di rimozione di un membro del potere legislativo.
La sentenza rappresenta uno shock per il centrosinistra in Cile, tenendo conto che la Allende ha al suo attivo 31 anni di presenza ininterrotta in Parlamento nelle fila del Partito socialista, durante i quali ha raccolto l'eredità politica del padre e si è affermata come uno dei rappresentanti più influenti e carismatici dell'arco politico progressista nel Paese sudamericano.
Nel corso della sua attività parlamentare, Allende ha ricoperto anche le cariche di presidente della Camera e del Senato.




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