Sangiuliano ha presentato «dimissioni irrevocabili»

«Il lavoro non può essere mangiato dal gossip» ha dichiarato l'ormai ex ministro della Cultura italiano
ROMA - Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha presentato le sue dimissioni alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un passo indietro questa volta «irrevocabile», considerando che la premier le aveva già respinte una volta, come dichiarato dallo stesso Sangiuliano nel corso di un'intervista al Tg1.
Troppo forti le conseguenze del caso fatto scoppiare da Maria Rosaria Boccia, la cui nomina a consulente del Ministero ha fatto esplodere un caso che ha costretto Sangiuliano ad ammettere la relazione personale con la donna. La situazione è peggiorata giorno dopo giorno e per venerdì sera erano attese probabilmente altre rivelazioni imbarazzanti, nel corso di un'intervista programmata su La7.
Nella lettera di dimissioni si ringrazia Meloni «per avermi difeso con decisione e per l'affetto», «il lavoro non può essere mangiato dal gossip». Sangiuliano si dichiara «fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali».
Eppure nel pomeriggio Sangiuliano aveva diramato la seguente nota: «Sono lieto di apprendere che la Corte dei conti stia valutando la possibilità di aprire un fascicolo sulla vicenda che mi riguarda», così «avrò la possibilità di dimostrare che non sono stati spesi fondi pubblici né un euro del Ministero è stato utilizzato per viaggi e trasferimenti della signora Maria Rosaria Boccia».
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accettato le dimissioni Sangiuliano. Si conosce già il nome del nuovo ministro della Cultura: sarà Alessandro Giuli, presidente del Maxxi di Roma.




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