Nelle elezioni regionali in Italia c'è stato un “pareggione”

3 regioni a testa per i due schieramenti, alla fine a vincere sono state le liste civiche. In calo, invece, la Lega
Elezioni da record assoluto per Luca Zaia, che in Veneto ha raggiunto più del 76% delle preferenze
ROMA - È ormai già praticamente finita in un pareggio: 3 regioni a 3 la partita fra Centrodestra e Centrosinistra, a sancirlo le urne di queste elezioni regionali. Gli spogli, lo ricordiamo, sono ancora in corso, ma lo scenario verosimilmente non cambierà.
Per quanto riguarda il Centrodestra: in Veneto è un vero e proprio trionfo per Luca Zaia (con percentuali quasi "bulgare" attorno al 76,6% contro l'oppositore Lorenzoni, 16,1%). Meno, ma comunque netto, lo stacco in Liguria con Giovanni Toti che si aggiudica il 55% delle preferenze, a fronte di Ferruccio Sansa (38,4%). Un filo più combattuta, invece, la situazione nelle Marche che ha visto prevalere Francesco Acquarioli (51,2%) su Maurizio Mangialardi (35,7%).
Per quanto riguarda il Centrosinistra: il primato più evidente è quello della Campania e di Vincenzo De Luca (64,7%) rispetto a Stefano Caldoro (20,8%). Seguono la Toscana che ha visto il sorpasso di Eugenio Fiani (48,2%) su Susanna Ceccardi (40,4%) e la Puglia con il primo posto di Michele Emiliano (46,6%) seguito da Raffaele Fitto (37,6%).
Per quanto riguarda le dinamiche politiche, quindi, è tutto all'insegna della stabilità e il "cappotto" ai danni del Centrosinistra (e quindi del Governo) non si è verificato.
Fra i grandi vincitori ci sono però le liste civiche quelle di Toti e di Zaia, quest'ultimo protagonista di un'elezione da record che lo ha - di fatto incoronato attore politico di peso, e che hanno finito per "mangiare" un po' di voti alla Lega. Carroccio che si è mostrato in calo, anche in alcune città-cardine, là dove a vincere è stato comunque il centrodestra come a Verona dove è stato superato da Fratelli d'Italia.




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