Il governo britannico ritiene che la petroliera «è stata sequestrata sotto pretesti falsi e illegali dall'Iran»
LONDRA - La petroliera britannica Stena Impero «è stata sequestrata sotto pretesti falsi e illegali dall'Iran» e deve essere «rilasciata immediatamente con il suo equipaggio». Così il portavoce di Theresa May dopo una riunione del comitato Cobra per le emergenze svoltosi oggi a Londra.
«Noi non vogliamo il confronto con l'Iran, ma consideriamo inaccettabile e segno di elevata escalation il sequestro di una nave impegnata in un business legittimo lungo una rotta internazionalmente riconosciuta per la navigazione», aggiunge.
Nello stesso tempo il portavoce torna a respingere la polemiche sul mancato intervento a tutela della petroliera da parte della fregata Montrose, dislocata nel Golfo, al di là di un messaggio radio a distanza di avvertimento alle forze iraniane. L'unità non era abbastanza vicina e la dimensione della Royal Navy «rende impossibile scortare individualmente ogni singolo mercantile» nella zona, la spiegazione di Downing Street.
Lo stesso messaggio verso Teheran, e le stesse spiegazioni sull'accaduto, sono state poi affidate al ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, chiamato a rispondere alle interrogazioni parlamentari presentate oggi al riguardo alla Camera dei Comuni britannica.
La replica iraniana - «Il sequestro della petroliera britannica» Stena Impero nello stretto di Hormuz da parte dei Pasdaran «è stata una misura legale presa dell'Iran» per assicurare «la sicurezza regionale». Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il portavoce del governo di Teheran, Ali Rabiei.
«A tutti i Paesi che stanno chiedendo all'Iran di rilasciarla, chiediamo di domandare la stessa cosa alla Gran Bretagna» per la petroliera iraniana Grace 1, fermata a Gibilterra a inizio luglio.