Epstein ha scritto: «Trump sapeva, ma non ha mai partecipato». Ma anche «sono l'unico in grado di abbatterlo»

Il presidente ha sempre sostenuto di non essere stato a conoscenza dell'istigazione alla prostituzione minorile da parte del finanziere
WASHINGTON - Tra le migliaia di pagine di documenti pubblicati dalla Commissione di vigilanza della Camera, c'è una e-mail che Jeffrey Epstein ha inviato a se stesso in cui c'è scritto che Donald Trump era a conoscenza degli abusi sessuali su ragazze minorenni, ma non vi ha mai preso parte. Lo scrive il Washington Post.
«Trump lo sapeva ed è venuto a casa mia molte volte durante quel periodo - scrive Epstein il 1° febbraio 2019, diversi mesi prima di essere arrestato con l'accusa di traffico sessuale e di suicidarsi in carcere - Non ha mai ricevuto un massaggio». Altre email hanno toni decisamente più minacciosi: «Sono io l'unico in grado di abbatterlo». Oppure riguardano ricerche sulle dichiarazioni finanziarie del tycoon, all'offerta di foto di «Donald e ragazze in bikini nella mia cucina».
Il resoconto è in contrasto con la negazione di Trump di essere mai stato a conoscenza dell'istigazione alla prostituzione minorile da parte di Epstein, prima del patteggiamento del finanziere avvenuto del 2008. «Non ne avevo idea. Non parlavo con lui da molti, molti anni» ha dichiarato il presidente Usa nel luglio 2019.
Trump ha affermato di aver conosciuto Epstein in ambito sociale a Palm Beach, in Florida, e di aver avuto un litigio a metà degli anni 2000, che Trump ha attribuito a un accordo immobiliare e all'assunzione di dipendenti da parte di Epstein al Mar-a-Lago Club di Trump.
Sempre nel 2019 il legale della compagnia di Trump dichiarò che Epstein fu bandito da ogni proprietà del tycoon in seguito alla sua incriminazione. La stessa versione è stata ribadita mercoledì dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt: «Il presidente Trump lo ha cacciato perché Jeffrey Epstein era un pedofilo e un maniaco».
Com'è emerso ieri, le e-mail di Epstein che chiamato in causa Trump si concentrano su una vittima il cui nome è stato censurato, ma che - secondo persone a conoscenza dei documenti - sarebbe Virginia Giuffre. Nel suo libro, Giuffre (che si è tolta la vita alcuni mesi fa) ha scritto di aver incontrato Trump in una sola occasione e che «non avrebbe potuto essere più amichevole».
Da pasti ad hoc alla palestra, i privilegi di Maxwell in carcere - Infine, si apprende che Ghislaine Maxwell, la complice del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein e la testimone chiave nello scandalo che sta scuotendo la Casa Bianca, gode di un trattamento speciale nel carcere dove sta scontando la sua pena di vent'anni. Lo riferiscono fonti alla Cnn.
Dai pasti ad hoc agli incontri con i suoi visitatori accompagnati da un piccolo rinfresco, l'ex socialité britannica gode di privilegi che le altre detenute possono soltanto sognare. Maxwell avrebbe anche accesso a una palestra privata e diritto a qualche ora di pet therapy, oltre alla possibilità di ricevere, gratis invece di pagare 2 dollari e 50 come le altre carcerate, tutti i rotoli di carta igienica di cui ha bisogno.




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