Cerca e trova immobili
STATI UNITI

«L'allarme sui cellulari, poi il terrore»

Le testimonianze di chi si è trovato a vivere l'allerta tsunami alle Hawaii
AFP
Fonte Ats Ans
«L'allarme sui cellulari, poi il terrore»
Le testimonianze di chi si è trovato a vivere l'allerta tsunami alle Hawaii

HONOLULU - «Eravamo in tour nella zona vulcanica della Big Island. Verso la fine del tour, mentre tornavamo verso la nave, abbiamo iniziato a ricevere segnali di emergenza sui nostri telefoni: 'Se sei in pericolo immediato, devi allontanarti dalla costa e raggiungere zone più elevate'. Poi a raffica un'altra serie di messaggi con indicazioni degli orari in cui ci sarebbe stato l'impatto dello tsunami. Ed è scattato il panico».

Dal Pacifico arrivano le testimonianze dei tanti turisti spaventati dopo il terremoto in Russia e gli allarmi tsunami nel Pacifico, come quella della britannica Rachael Burrows, costretta a tornare di corsa su una nave da crociera alle Hawaii prima che questa mattina salpasse verso acque più sicure.

Inizialmente - ha raccontato a Bbc Breakfast - la guida turistica non ha preso in considerazione l'avvertimento, dicendo che succedeva di continuo e che «non sarebbe successo niente. Abbiamo iniziato a riceverne di più indicando gli orari in cui si sarebbe verificato lo tsunami». E all'improvviso, «ci hanno detto di sbrigarci a tornare sulla nave per salpare verso acque sicure».

«È stato piuttosto spaventoso perché tutte le sirene della zona hanno iniziato a suonare. Per fortuna siamo stati tra i primi a salire sulla nave da crociera. Poi abbiamo visto molte altre persone mettersi in fila, ma non ce l'hanno fatta. Gli è stato detto di raggiungere un punto più elevato dalla riva e cercare un rifugio».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE