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GIAPPONE

Il premier Ishiba esclude le dimissioni

Ieri il partito del premier non ha raggiunto la maggioranza nella Camera alta. Non succedeva dal 1955.
IMAGO
Fonte Ats ans
Il premier Ishiba esclude le dimissioni
Ieri il partito del premier non ha raggiunto la maggioranza nella Camera alta. Non succedeva dal 1955.

TOKYO - Il premier del Giappone, Shigeru Ishiba, intende rimanere alla guida dell'esecutivo nonostante il «severo verdetto» dei cittadini nelle elezioni di ieri per il rinnovo della Camera alta, che hanno visto il partito conservatore perdere la maggioranza.

Incontrando oggi la stampa, Ishiba ha sottolineato la necessità di evitare uno stallo politico in un momento di «crisi nazionale».

A margine della conferenza stampa, Ishiba, che è anche il presidente dei Liberal-democratici (Ldp), il principale partito della coalizione di governo assieme alla forza centrista di ispirazione buddista Komeito, ha riconosciuto di trovarsi in una situazione «spinosa», pur escludendo di allargare la coalizione ad altre forze di opposizione.

Non succedeva dal 1955 - Il partito del premier non ha raggiunto l'obiettivo pre-elettorale di conquistare almeno 50 dei 125 seggi in lizza per raggiungere la soglia di maggioranza nella Camera alta. L'Ldp e Komeito hanno ora 122 seggi, in calo rispetto ai 141 precedenti alle elezioni. In questo modo la coalizione si ritrova a non avere il controllo della maggioranza in entrambe le camere del parlamento, una situazione che non si era mai verificata dalla fondazione del partito conservatore, nel 1955.

Ishiba ha anche detto che si impegnerà ad affrontare le principali questioni che riguardano il Paese, in primo luogo le trattative per le tariffe commerciali con gli Stati Uniti, ancora in fase di stallo a dieci giorni dalla scadenza del primo agosto.

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