Cargo speronato, il comandante russo si dichiara innocente

L'ufficiale è accusato di "omicidio colposo per negligenza"
LONDRA - Si è dichiarato oggi non colpevole dinanzi alla corte londinese di Old Bailey il capitano russo della portacontainer Solong, cargo tedesco battente bandiera portoghese che a marzo speronò drammaticamente al largo delle coste inglesi del Mare del Nord una petroliera svedese ormeggiata all'ancora: la Stena Immaculate, noleggiata dal Pentagono per il trasporto di carburante destinato a jet militari Usa.
L'ufficiale, Vladimir Motin, 59 anni, uomo di mare esperto originario di Primorsky, presso San Pietroburgo, è accusato di "omicidio colposo per negligenza"; ma - nonostante sospetti e congetture iniziali - non gli è stato imputato alcun ipotetico movente intenzionale.
Nell'incidente, riconducibile in parte alla nebbia, perse la vita un marittimo filippino imbarcato sulla Solong, Angelo Pernia, di 38 anni. La nave cargo centrò sulla fiancata la petroliera - carica di 220'000 barili di cherosene - navigando a 16 nodi e senza deviare dalla rotta.
L'urto innescò un furioso incendio su entrambi i natanti e una fuoriuscita parziale di carburante dalla Stena Immaculate, con timori d'inquinamento ambientale poi in buona parte rientrati.




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