«Non c'erano piani di guerra in chat»

Mike Waltz insiste: «Nessuna posizione, nessuna fonte o metodo. Trump sta proteggendo l'America»
WASHINGTON - Continua la diatriba in merito alle chat scambiate nel gruppo Signal. "The Atlantic" ha pubblicato alcuni messaggi per rispondere a chi sostiene che non c'erano dettagli riguardanti i piani di attacco allo Yemen. Ma il consigliere per la sicurezza nazionale americano Mike Waltz insiste nel negare che siano stati diffusi pieni di guerra o informazioni sensibili.
«Nessuna posizione. Nessuna fonte e metodo. Nessun piano di guerra. I partner stranieri erano già stati informati che gli attacchi erano imminenti. Conclusione: il presidente Trump sta proteggendo l'America e i nostri interessi», ha scritto Waltz su X.
La direttrice dell'intelligence nazionale americana, Tulsi Gabbard, ha ammesso che è stato un errore includere un reporter in una discussione così delicata ma non che lo sia stato discutere questioni simil su un gruppo Signal.
Ma secondo Mick Mulroy, ex vice assistente del segretario alla difesa sotto la prima amministrazione Trump, i messaggi di testo dell'attuale segretario alla difesa Pete Hegseth sulla chat del Pentagono contenevano quasi certamente informazioni classificate. «Queste informazioni sono state chiaramente prese dall'ordine di battaglia in tempo reale di un'operazione in corso», ha affermato aggiungendo che «sono altamente classificate e protette».$




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