Cerca e trova immobili
LITUANIA

La Lituania esce dalla Convenzione che vieta le bombe a grappolo

La mossa era stata largamente anticipata.
IMAGO
La ministra della Difesa Dovile Sakaliene
Fonte Ats ans
La Lituania esce dalla Convenzione che vieta le bombe a grappolo
La mossa era stata largamente anticipata.
VILNIUS - La Lituania ha abbandonato la Convenzione internazionale che vieta le bombe a grappolo, esprimendo preoccupazioni per la sicurezza a causa della vicina Russia. La mossa, ampiamente preannunciata, aveva attirato critiche da parte dei gruppi ...

VILNIUS - La Lituania ha abbandonato la Convenzione internazionale che vieta le bombe a grappolo, esprimendo preoccupazioni per la sicurezza a causa della vicina Russia. La mossa, ampiamente preannunciata, aveva attirato critiche da parte dei gruppi per i diritti umani. Tuttavia, Vilnius ha affermato di voler rafforzare le proprie difese dopo l'invasione russa dell'Ucraina temendo di diventare il prossimo bersaglio di Mosca.

La decisione - ha detto il ministro della Difesa lituano Dovile Sakaliene alla radio Ziniu - rappresenta un «messaggio strategico che siamo pronti a usare assolutamente tutto» per difendere il Paese.

Il parlamento lituano ha votato per abbandonare la convenzione sulle munizioni a grappolo lo scorso luglio, ma il Paese ha dovuto attendere sei mesi affinché la decisione entrasse in vigore.

La Lituania, membro sia dell'UE che della NATO, è il primo Paese a lasciare la convenzione, adottata nel 2008, e il primo Paese dell'Unione Europea a lasciare un accordo multilaterale sulla regolamentazione delle armi.

Russia e Ucraina non sono membri della convenzione e, secondo osservatori internazionali, hanno entrambe utilizzato bombe a grappolo durante la guerra.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE