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COLOMBIA

Colombia, 32mila sfollati e più di 100 morti per la guerra tra bande di guerriglieri

È emergenza umanitaria nel nord-est del Paese per gli scontri fra ELN e dissidenti delle FARC. Il presidente Petro invia l'esercito.
Foto AFP
Fonte ATS/EL TIEMPO
Colombia, 32mila sfollati e più di 100 morti per la guerra tra bande di guerriglieri
È emergenza umanitaria nel nord-est del Paese per gli scontri fra ELN e dissidenti delle FARC. Il presidente Petro invia l'esercito.

CÚCUTA - È salito a 32'000 il numero delle persone sfollate a causa della violenza in corso nella regione di Catatumbo, nel nord-est della Colombia: lo ha riferito il Difensore civico, Iris Marín.

Il maggior numero di sfollati si concentra nella città di Cúcuta, con 15'000, seguita da Ocaña con 11'000 e Tibú con 5'300, ha affermato Marín presentando un bilancio in un videomessaggio trasmesso alla stampa sulla situazione nella zona, dove la guerriglia dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) è coinvolta in scontri con altri gruppi armati, i dissidenti delle FARC.

Secondo le stime delle autorità colombiane, finora almeno 80 persone sono morte nel conflitto a fuoco ma stando ai residenti i morti sono molti di più.

Marín - infatti - non ha aggiornato il bilancio delle vittime nel suo ultimo rapporto, anche se ha specificato che tra le vittime ci sono cinque firmatari della pace e che 35 corpi sono stati consegnati all'Istituto nazionale di medicina legale e scienze forensi.

Il presidente colombiano Gustavo Petro - fortemente criticato da molta parte dell'opinione pubblica - ha inviato un contingente dell'esercito per proteggere la popolazione dalle violenze che vengono commesse anche sui civili da entrambi gli schieramenti.

In una dichiarazione resa al principale quotidiano del Paese, "El Tiempo", il presidente colombiano ha parlato di «crollo della nazione».

Su quanto sta accadendo in quella parte di Paese al confine con il Venezuela - dove sono concentrate molte delle attività legate al narcotraffico - è intervenuta anche la Conferenza episcopale della Colombia (Cec), che in una nota ha espresso «profondo dolore e condanna» per i massacri che si stanno verificando nei villaggi presi d'assalto dai guerriglieri.

Testimoni parlano di vere e proprie esecuzioni, con persone fatte uscire dalle proprie abitazioni e giustiziate in strada.

«Chiediamo la cessazione delle ostilità» hanno dichiarato i vescovi.

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