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RUSSIA

Un murale di Ornella Muti in Russia: «Qui per dimostrare che Putin è umano»

Il lavoro dell'artista di strada italiano Jorit presente a Sochi in occasione del forum mondiale della gioventù.
Naike Rivelli Instagram
Fonte ATS ANS
Un murale di Ornella Muti in Russia: «Qui per dimostrare che Putin è umano»
Il lavoro dell'artista di strada italiano Jorit presente a Sochi in occasione del forum mondiale della gioventù.
SOCHI - Un grande murale di Ornella Muti, realizzato da Ciro Cerullo, street artist conosciuto come Jorit, è stato inaugurato nella città russa di Sochi alla presenza dell'attrice e dell'artista e rimarrà a ricordo del forum mondiale della giovent...

SOCHI - Un grande murale di Ornella Muti, realizzato da Ciro Cerullo, street artist conosciuto come Jorit, è stato inaugurato nella città russa di Sochi alla presenza dell'attrice e dell'artista e rimarrà a ricordo del forum mondiale della gioventù a cui ieri sera è intervenuto il presidente Vladimir Putin, che ha dialogato con lo stesso Jorit.

Il ritratto di Ornella Muti campeggia sul muro di un palazzo sulla Via Khudyakov ed è stato realizzato nell'ambito di un festival di arte di strada che ha visto la partecipazione di 25 artisti da 11 Paesi.

«Quando ho pensato a un modo per fare avvicinare l'Italia e la Russia, ho pensato alla grande attrice Ornella Muti» ha detto Jorit, citato dai media russi.

L'attrice, la cui nonna materna era di San Pietroburgo, è molto popolare in Russia e nei giorni scorsi era a Mosca per assistere alla Settimana della Moda, dove la figlia Naike Rivelli ha sfilato come modella.

Alla fine del forum Cirullo ha chiesto a Putin di poter fare una foto con lui, perché, ha detto, «in Italia si dicono tante cose strane su di lei». Al che il presidente ha risposto: «Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale». Putin ha poi fatto una foto con l'artista italiano e una con un giovane africano.

Jorit è noto anche per avere realizzato un grande graffito che rappresenta una bambina in lacrime sotto le bombe a Mariupol, città ucraina sul Mar Nero conquistata dalle truppe russe nel 2022.

«L'idea - ha spiegato - era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media occidentali spesso distorcono la realtà. Per esempio parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino».

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