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Identificare i 1000 dispersi di Maui: «Potrebbero volerci anni»

Le circostanze eccezionali dell'incendio che ha devastato l'isola complicano parecchio le operazioni degli esperti forensi
keystone-sda.ch / STF (Jae C. Hong)
Identificare i 1000 dispersi di Maui: «Potrebbero volerci anni»
Le circostanze eccezionali dell'incendio che ha devastato l'isola complicano parecchio le operazioni degli esperti forensi
LAHAINA - Potrebbero volerci mesi, se non addirittura anni, per arrivare a un conteggio attendibile delle vittime dei tremendi incendi che hanno devastato l'isola di Maui nelle Hawaii. Il bilancio più aggiornato parla di 114 morti confermati e...

LAHAINA - Potrebbero volerci mesi, se non addirittura anni, per arrivare a un conteggio attendibile delle vittime dei tremendi incendi che hanno devastato l'isola di Maui nelle Hawaii. Il bilancio più aggiornato parla di 114 morti confermati e di circa 1000 dispersi. Il numero delle persone delle quali non si aveva più notizia è gradualmente sceso con il passare dei giorni, dopo che alcuni si sono messi in contatto con i parenti oppure le autorità grazie al ripristino delle comunicazioni telefoniche.

I dispersi - Ma il numero di chi manca all'appello è «senza precedenti», come ha dichiarato mercoledì scorso John Pelletier, capo della polizia di Maui. «E non abbiamo ancora finito», ha aggiunto. Online circolano liste ufficiose di dispersi e molti hanno fatto ricorso ai social media per chiedere informazioni di parenti, amici o conoscenti.

La sfida per le squadre di ricerca e gli specialisti forensi è davvero ardua: il fuoco potrebbe aver cancellato le tracce di moltissime delle vittime, specialmente nella città di Lahaina che è stata quasi interamente rasa al suolo. «Stiamo ancora cercando di fare il punto su chi era nella zona durante l'incendio, su chi è disperso» ha dichiarato a Nbc News Lynn Goldman, epidemiologa e preside della Milken Institute School of Public Health della George Washington University. Bisogna incrociare i dati dei residenti con chi effettivamente si trovava sul posto la scorsa settimana e bisogna tenere conto di pendolari e turisti, ha aggiunto Goldman. Il processo è complicato: «Il bilancio delle vittime è sempre provvisorio, in un certo senso. Presumo che le persone non smetteranno di cercare di trovare i resti e il lavoro richiederà molto, molto tempo».

Le sfide per l'identificazione - In molti casi l'identità di una persona viene confermata tramite analisi del Dna o confronto delle impronte digitali o dentaria. Il caso di Lahaina, tuttavia, è unico: gli studi dentistici sono andati tutti distrutti e il calore, che ha raggiunto temperature tali da fondere il metallo, potrebbe aver compromesso quelli che sono i metodi tradizionali. Robert Mann, antropologo forense e professore dell'Università delle Hawaii, ha spiegato sempre a Nbc News che si possono ricavare delle tracce genetiche utili da ossa e denti. Giovedì erano solo nove le vittime formalmente identificate, avevano dichiarato dalla contea di Maui. Per accelerare le operazioni l'Fbi ha annunciato la messa a disposizione di un sito nel quale le persone possono fornire campioni di Dna, da confrontare con quelli già raccolti sulla scena.

La burocrazia delle tragedie - L'identificazione delle vittime, oltre a un risvolto umano - le famiglie possono finalmente sapere se piangere o no un proprio caro -, ne ha anche uno burocratico: senza una conferma non si può chiedere e ottenere un certificato di morte e quindi procedere non solo con l'organizzazione del funerale, ma anche con le pratiche immobiliari o i risarcimenti assicurativi. «Qualcosa che la gente si chiede è quanto tempo ci vorrà», ha aggiunto Mann. «Non esiste una sfera di cristallo per rispondere a questa domanda».

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