Cerca e trova immobili
BELGIO

I convogli della libertà vanno a Bruxelles

La polizia federale ha lanciato l'invito a non guidare in città visti i possibili disagi collegati alla protesta
Reuters
Fonte Ats ans
I convogli della libertà vanno a Bruxelles
La polizia federale ha lanciato l'invito a non guidare in città visti i possibili disagi collegati alla protesta
BRUXELLES - Secondo le autorità belghe un centinaio di veicoli parte della protesta dei "convogli della libertà" si stanno dirigendo verso Bruxelles dove potrebbero manifestare nella giornata di domani, nel cuore del quartiere europeo d...

BRUXELLES - Secondo le autorità belghe un centinaio di veicoli parte della protesta dei "convogli della libertà" si stanno dirigendo verso Bruxelles dove potrebbero manifestare nella giornata di domani, nel cuore del quartiere europeo della capitale.

Le autorità federali belghe pochi giorni fa avevano annunciato la chiusura della città all'ingresso dei convogli in arrivo da Parigi ma, nonostante ciò, i manifestanti contro le restrizioni per il Covid-19 potrebbero comunque entrare a Bruxelles.

Nel pomeriggio la polizia federale ha lanciato l'invito a non guidare in città visti i possibili disagi collegati alla protesta e ha sottolineato che, l'unico luogo ammesso per i manifestanti - e per un sit-in statico - sarà il parcheggio dell'area Expo.

Il timore delle autorità belghe è che i convogli puntino a bloccare la strada che collega Bruxelles al suo aeroporto. Un altro punto di incontro della protesta, secondo il tam tam delle reti sociali, potrebbe essere il Parco del Cinquecentenario, a due passi dalle istituzioni europee e già teatro delle proteste contro le restrizioni delle scorse settimane.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE