Israele ha annunciato di voler aumentare l'intensità degli attacchi verso la Palestina
Ventiquattro ore dopo la tensione resta altissima. A nord della striscia di Gaza il bilancio è salito a 28 morti e 152 feriti.
TEL AVIV / GAZA - Hamas spara. Israele spara. Da ventiquattro ore a questa parte, centinaia di razzi hanno solcato, quasi senza sosta, lo spazio aereo sopra la striscia di Gaza.
L'ultimo bilancio fornito dalle autorità palestinesi parla di un totale di 28 vittime - tra le quali si contano anche dieci bambini e una donna - e almeno 152 feriti. E la tensione a ridosso della striscia rimane altissima dopo che Israele ha confermato di voler incrementare l'intensità della sua risposta militare.
«Abbiamo deciso di accrescere sia la potenza che la frequenza degli attacchi», ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, al termine di un consulto con i vertici militari dello stato. La decisione è stata presa dopo che uno dei lanci balistici da parte palestinese ha provocato nel pomeriggio la morte di due donne nella città di Ashkelon.
L'obiettivo dichiarato degli attacchi israeliani, ha detto il vice premier e ministro della Difesa Benny Gantz parlando alla stampa presso una delle postazioni "Iron Dome", è di «colpire duramente Hamas, di indebolirla e farla pentire della sua decisione» di aprire il fuoco su Israele. «Ogni bomba ha un indirizzo. E andremo avanti così nelle prossime ore e nei prossimi giorni. È difficile dire per il momento quanto tempo ci vorrà», ha concluso Gantz, confermando di fatto che l'escalation non è ancora vicina al suo epilogo.