L'allarme acqua alta - almeno per oggi - è rientrato, ma i danni subiti restano e per tornare alla normalità serve tempo. Alcuni veneziani non ci stanno: «Ci voleva una tregua, non c'è più educazione»
VENEZIA - È di nuovo invasa dai turisti piazza San Marco, nonostante a Venezia non si siano ancora attenuati gli effetti delle due storiche ondate di acqua alta, i 187 centimetri di martedì notte e i 154 di ieri.
Centinaia di cinesi e giapponesi con i telefonini, gruppi organizzati dietro alle guide e turisti da tutto il mondo hanno ripreso possesso della piazza in un via vai che alle 9 di mattina era già così elevato da creare lunghe file sulle passerelle poste in vista del picco dell'acqua alta di mezzogiorno.
Una situazione che comincia a infastidire più di un veneziano, che avrebbe voluto almeno un altro po' di tempo per sistemare i danni subiti dall'acqua. «Ci voleva una tregua. E ci vorrebbe un po' di rispetto per quel che è successo, dice un negoziante che in piazzetta San Marco vende bigiotteria di Murano. Ma soprattutto ci vorrebbe gente migliore. Nessuno più rispetta Venezia, non c'è più educazione, la gente si comporta peggio che a casa loro».
Nuova allerta per domani - Nel frattempo il Centro maree del Comune di Venezia prevede per le 12.30 di domani un picco di 160 centimetri. La previsione è aggravata dal fatto che i modelli di calcolo prefigurano per la laguna un'intera mezza giornata di marea oltre il metro. Il massimo di 160 è preceduto dai 130 centimetri previsti alle ore 3.05 e da un "minimo" di 110 centimetri alle ore 6.50.