Cerca e trova immobili
BANGLADESH

L'"uomo albero" sta di nuovo male

Abul Bajandar si è presentato in ospedale con un ritardo di 6 mesi e le sue condizioni sono peggiorate
Keystone / EPA
L'"uomo albero" sta di nuovo male
Abul Bajandar si è presentato in ospedale con un ritardo di 6 mesi e le sue condizioni sono peggiorate
DACCA - Abul Bajandar, più conosciuto dall'opinione pubblica internazionale come "uomo albero", deve ritornare in ospedale. Il 32enne ha avuto una ricaduta della rara malattia che lo colpisce, l'epidermodisplasia verruciforme. Mani ...

DACCA - Abul Bajandar, più conosciuto dall'opinione pubblica internazionale come "uomo albero", deve ritornare in ospedale. Il 32enne ha avuto una ricaduta della rara malattia che lo colpisce, l'epidermodisplasia verruciforme.

Mani e piedi sono deformati da escrescenze che hanno un aspetto simile a quelli dei rami degli alberi. Alla fine del 2016 si era sottoposto a una serie di operazioni - ben 16 - per l'asportazione delle escrescenze e aveva potuto vivere una vita normale. La ricaduta è probabilmente dovuta al suo essersi presentato con grave ritardo all'appuntamento periodico con i medici. 

«È tornato in ospedale domenica con sua madre, sarebbe dovuto venire qui sei mesi fa, è arrivato troppo tardi. È un caso complicato e stavamo facendo progressi ma è partito per tornare a casa, gli ho chiesto molte volte di tornare, ma non l’ha fatto» ha dichiarato alla Cnn la dottoressa responsabile del reparto di chirurgia plastica dell'ospedale di Dacca.

I medici stimano che ci vorranno almeno 5-6 operazioni per riportarlo alla normalità. I costi ospedalieri dovrebbero essere coperti dallo Stato.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE