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ITALIARiciclaggio, arrestato il presunto mandante dell'omicidio Molteni

07.09.17 - 11:21
Riciclaggio, arrestato il presunto mandante dell'omicidio Molteni

MILANO - Gli arresti eseguiti dai militari della Guardia di Finanza di Como per riciclaggio sono connessi al riciclaggio di somme di denaro provenienti da una evasione tributaria attribuibile ad una cliente di Alberto Brivio, il commercialista a processo con l'amante Daniela Rho per l'omicidio dell'architetto Alfio Molteni, ucciso nell' ottobre del 2015, secondo l'accusa su mandato della coppia.

Brivio, già in carcere per il delitto, è stato arrestato anche per il reato di emissione di fatture a fronte di operazioni inesistenti. L'indagine ha sgominato - spiegano gli inquirenti - un'associazione per delinquere transnazionale che operava, oltre che in Italia, in Austria, Lussemburgo, Malta, Regno Unito e che faceva riferimento alla società M.g.A. Consulting Gmbh, la quale, tramite la Fruit M.C.G. SA, società di diritto lussemburghese, e quella di diritto austriaco M.g.A. Consulting Gmbh, senza autorizzazione da parte di Banca d'Italia e Consob, raccoglieva denaro in Italia, in parte proveniente dall'evasione tributaria, con la sottoscrizione di almeno 144 contratti di investimento per oltre 5 milioni di euro.

Agli arrestati faceva riferimento la gestione di una rete finanziaria, con la piattaforma ASAP Vip, Club sulla quale erano confluiti oltre un milione di euro profitto di reato. Le provvigioni spettanti ai cinque, agenti e promotori finanziari della M.g.A. Consulting Gmbh oscillavano tra il 15% ed il 25% netto delle somme investite dai clienti.

Quattro degli indagati, l'austriaco Gunter Kaindl, nonché Massimo Seghedoni, Davide Anselmo Levi e Manuela Taglini sono anche accusati di riciclaggio di somme di una cliente di Brivio.

Brivio, con Kaindl, nel 2014 aveva costituito la società di diritto austriaco HBYP Gmhb, con sede formale a Vienna ma con sede effettiva nello studio di cui il commercialista è socio al 50% per emettere fatture per operazioni inesistenti. L'uomo, in carcere dalla scorsa estate, è accusato anche del riciclaggio di 270.000 euro ricevuti dalla Rho Armando & C tramite appunto Daniela Rho, sua amante ed ex moglie dell'architetto ucciso. Molteni, secondo l'accusa, fu ucciso da alcuni sicari che avevano il compito si gambizzarlo su mandato della donna la quale voleva a tutti i costi che fosse tolto all'architetto l'affidamento delle sue figlie minori.

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