Centri di tortura narco nel cuore di Bogotà
Sono stati scoperti grazie a una maxi operazione di sicurezza in uno dei quartieri più pericolosi della capitale colombiana
BOGOTÀ - Una maxi operazione di sicurezza in uno dei quartieri più pericolosi della capitale colombiana ha portato alla scoperta di tre centri di tortura gestiti da bande di narcos, dove i trafficanti rinchiudevano ed uccidevano i loro rivali nel traffico di stupefacenti.
Malgrado si trovi a poche centinaia di metri dalla sede della presidenza colombiana e del municipio di Bogotà, la zona è nota come il Bronx, ed è considerata il principale mercato di droga della capitale: oltre 2.500 agenti della polizia e militari sono stati inviati dal governo per smantellarne le strutture.
È così che sono state scoperte le tre case, in cui le bande narcos avevano costruito celle, sale di tortura e spazi per fare sparire i cadaveri delle loro vittime, sciogliendoli nell'acido.
Uno dei prigionieri che è stato liberato da uno di questi carceri clandestini ha raccontato di essere andato al Bronx per comperare droga, ma è stato preso per una spia di una banda rivale, catturato e torturato per giorni.
Oltre ai centri di tortura, le autorità hanno anche scoperto centrali di scommesse clandestine, nonché un centinaio di minorenni sottoposte a sfruttamento sessuale.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!