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SPAGNA

Ucciso il Toro de la Vega, sulla "fiesta" la Spagna si spacca

L'edizione 2015 verrà ricordata come quella dello scontro più duro fra sostenitori della 'tradizione' taurina e animalisti
Ucciso il Toro de la Vega, sulla "fiesta" la Spagna si spacca
L'edizione 2015 verrà ricordata come quella dello scontro più duro fra sostenitori della 'tradizione' taurina e animalisti
MADRID - Rompesuelas, un colossale toro da combattimento, 640 chili di muscoli, cuoio e corna, ha resistito meno di 15 minuti alla caccia degli abitanti di Tordesillas armati di lance come nel Medioevo: è crollato nella polvere vicino al ...

MADRID - Rompesuelas, un colossale toro da combattimento, 640 chili di muscoli, cuoio e corna, ha resistito meno di 15 minuti alla caccia degli abitanti di Tordesillas armati di lance come nel Medioevo: è crollato nella polvere vicino al fiume Douro fra le urla di gioia dei cacciatori e di orrore di una folla di animalisti.

Dopo settimane di polemiche e tensione nel piccolo comune castigliano a nord di Madrid anche quest'anno si è consumata come ogni estate dal 1534, quasi immutabile, la caccia al Toro de la Vega.

L'edizione 2015 verrà però ricordata come quella dello scontro più duro fra sostenitori della 'tradizione' taurina e animalisti. Da mesi l'associazione anti-corrida Pacma aveva lanciato una campagna per l'abolizione della 'fiesta' di Tordesillas, raccogliendo 120mila firme e l'appoggio di molti nomi dello spettacolo, minacciando azioni di disturbo.

Gli animi si sono surriscaldati. Il sindaco socialista del piccolo comune, 9mila abitanti compatti nel sostegno alla tradizione, José Antonio Gonzalez Poncela, riceve continue minacce di morte. La settimana scorsa ha subito un tentativo di aggressione a Madrid. È stato scaricato dalla direzione del Psoe che oggi ha annunciato che se andrà al governo dopo le politiche di dicembre abolirà la 'fiesta' di Tordesillas.

Contro il Toro de la Vega si è scagliato anche El Pais: in un editoriale ha chiesto che "sia fermato", definendolo "simbolo di una brutalità ripugnante, residuo di un passato in via di superamento". Sulla 'fiesta' di Tordesillas si è concentrato il duro scontro in corso dall'inizio dell'estate fra l'anima taurina della Spagna - centinaia di migliaia di aficionados - e il fronte anti-corrida.

In un incrocio polemico che coinvolge tutto il paese: sinistra (Psoe contro Tordesillas e Podemos contro tutte le corride) a contrapporsi alla destra (per il Pp del premier Mariano Rajoy la 'fiesta' è un bene culturale nazionale) e periferia, nazionalisti baschi, catalani o delle Canarie, contro potere centrale.

A Tordesillas fortunatamente ci sono stati solo una quindicina di contusi. Gli animalisti hanno tentato di impedire lo svolgimento della caccia bloccando un tratto del percorso. Gli organizzatori però hanno liberato il toro, che ha provocato un fuggi fuggi fra gli 'anti'. Ci sono stati incidenti e insulti fra i 30mila aficionados giunti da tutta la Castiglia per la Fiesta e gli abolizionisti, venuti dall'esterno. I primi gridavano "schifosi, fuori di qui!", i secondi, "assassini!".

Alla fine Rompesuelas è morto quasi per niente. L'autore della stoccata, Francisco Alcalà detto 'Cachoba', è stato squalificato perché lo ha colpito da dietro un pino. Le antiche regole della fiesta dicono che uomo e toro devono essere uno di fronte all'altro. Pochi minuti dopo le reti sociali ribollivano di insulti e minacce a Cachobo.

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