Nel 2025 il più alto numero di esecuzioni capitali da 16 anni

Le cause: «La campagna del presidente Trump per rilanciare la pena di morte e il crescente rifiuto della Corte suprema di accogliere le richieste di grazia».
WASHINGTON - Nel 2025 le esecuzioni capitali negli Stati Uniti hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 16 anni, a causa della campagna del presidente Donald Trump per rilanciare la pena di morte e del crescente rifiuto della Corte suprema americana di accogliere le richieste di grazia. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian.
Nel suo primo giorno del secondo mandato alla Casa Bianca, il 20 gennaio, il presidente americano ha infatti emesso un ordine esecutivo chiamato ripristino della pena di morte. Il messaggio di Trump è stato veicolato attraverso il Dipartimento di giustizia che, quest'anno, ha autorizzato oltre 20 nuove incriminazioni capitali.
La Florida ha preso alla lettera il rilancio della pena di morte con 19 esecuzioni nel 2025 rispetto alle otto dell'anno precedente. Nello Stato guidato dal governatore repubblicano Ron DeSantis e in Alabama, Carolina del Sud e Texas, sono stati registrati quasi tre quarti delle esecuzioni di quest'anno.
In totale, sono stati giustiziati 47 uomini, quasi il doppio rispetto al 2024 e il numero più alto dal 2009. Inoltre la Lousiana, che ha ripreso le esecuzioni dopo 15 anni, è diventata il secondo Stato, dopo l'Alabama, a usare l'azoto per soffocare i condannati a morte, un metodo considerato particolarmente crudele.



