L'amministrazione Trump minaccia la Corte penale internazionale

Previste nuove sanzioni se non ci sarà l'impegno a non indagare il presidente e i suoi alti funzionari
WASHINGTON - L'amministrazione Trump vuole che la Corte penale internazionale (Cpi) modifichi il suo documento fondativo per garantire che non indaghi sul presidente repubblicano e sui suoi alti funzionari, minacciando altrimenti nuove sanzioni contro la corte: lo scrive la Reuters citando un dirigente del governo Usa.
Se la corte non darà seguito a questa richiesta e ad altre due - interrompere le indagini sui leader israeliani per la guerra di Gaza e porre formalmente fine a una precedente indagine sui militari Usa per le loro azioni in Afghanistan - Washington potrebbe penalizzare ulteriori funzionari della Cpi e sanzionare la corte stessa.
Sanzionare la corte rappresenterebbe un'escalation significativa della campagna statunitense contro la corte, che è stata a lungo criticata da funzionari statunitensi, sia repubblicani sia democratici, i quali sostengono che la corte violi la sovranità degli Stati Uniti. La fonte ha detto che Washington ha comunicato le sue richieste ai membri della Cpi, alcuni dei quali sono alleati degli Stati Uniti, e le ha rese note anche alla corte. Gli Stati Uniti non sono parte dello Statuto di Roma che ha istituito la Cpi nel 2002 come tribunale di ultima istanza, con il potere di perseguire anche i capi di Stato.



