Bufera sul vincitore austriaco: «Vorrei un Eurovision 2026 senza Israele»

Il vincitore austriaco dell'Eurovision 2025, JJ, chiede l’esclusione di Israele dalla prossima edizione ma poi precisa: «Le mie sono opinioni personali, condanno ogni violenza».
VIENNA - Dopo la vittoria all'Eurovision Song Contest (ESC) 2025, JJ, rappresentante austriaco e nuovo vincitore del concorso, ha espresso il desiderio che l'edizione 2026, prevista a Vienna, si svolga senza la partecipazione di Israele. «È molto deludente che Israele partecipi ancora alla competizione», ha dichiarato in un'intervista al quotidiano spagnolo El País. «Vorrei che il prossimo Eurovision si svolgesse senza Israele. Ma ora la decisione spetta all'Ebu (Unione europea di radiodiffusione, ndr). Noi artisti possiamo solo esprimere la nostra opinione».
Retromarcia - Johannes Pietsch, noto anche con l'abbreviazione di J.J., non immaginava che le sue parole avrebbero scatenato il putiferio. Tanto che la sua casa discografica Warner Music ha invitato il cantante a fare retromarcia e tramite un comunicato stampa all'Apa (Austria Presse Agentur) J.J. ha chiarito: «Mi dispiace se le mie parole sono state fraintese. Sebbene critichi il governo israeliano, condanno ogni forma di violenza contro i civili, ovunque, che siano israeliani o palestinesi. Su questo tema non mi esprimerò ulteriormente».
Opinione personale - L'emittente austriaca Orf, contattata dall'Apa, ha preso le distanze dalle dichiarazioni dell'artista: «Le affermazioni di JJ rappresentano una sua opinione personale e non riflettono la posizione dell'Orf. All'ESC per noi contano la musica e le performance artistiche. L'Ebu ha regole chiare che separano la politica dall'intrattenimento».
In risposta ai commenti del vincitore, la European Broadcasting Union (Ebu) ha ribadito tramite una nota (citata da Apa e Dpa) che l'organizzazione rappresenta le emittenti pubbliche, non i governi. "Il nostro compito è garantire che l'ESC resti un evento universale che promuove connessione e diversità attraverso la musica", si legge. L'Ebu ha anche sottolineato il suo sostegno a Kan, emittente pubblica israeliana, in un contesto politico interno sempre più ostile alla radiodiffusione pubblica.
Israele, contestata - La partecipazione israeliana all'Eurovision Song Contest è stata duramente criticata nei mesi scorsi a causa del conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Secondo le stime più recenti riportate da agenzie stampa internazionali, oltre 50'000 persone sarebbero morte a Gaza dal 7 ottobre 2023, data dell'attacco terroristico di Hamas che ha dato inizio alla guerra. Oltre a JJ altri circa 70 ex partecipanti al concorso, tra cui Nemo, e concorrenti di quest'anno, hanno chiesto l'esclusione di Israele.
Israele è arrivata seconda nel concorso con la cantante Yuval Raphael, sopravvissuta all'attacco al Nova Festival. Il suo brano New Day Will Rise ha ottenuto il favore del pubblico, ma JJ ha prevalso grazie al voto delle giurie professionali, portando la vittoria all'Austria.