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VATICANO

Il Papa e la pace: «A disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi»

Leone XIV lo ha detto nell'udienza alle Chiese orientali: «La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere»
Foto AFP
Fonte ats
Il Papa e la pace: «A disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi»
Leone XIV lo ha detto nell'udienza alle Chiese orientali: «La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere»
VATICANO - «Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, l...

VATICANO - «Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace. I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!».

Lo dice il Papa nell'udienza alle Chiese orientali. «La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere, perché non risolvono i problemi ma li aumentano; perché passerà alla storia chi seminerà pace, non chi mieterà vittime; perché gli altri non sono anzitutto nemici, ma esseri umani: non cattivi da odiare, ma persone con cui parlare. Rifuggiamo le visioni manichee tipiche delle narrazioni violente, che dividono il mondo in buoni e cattivi».

Il Papa, nel discorso, ricorda: «Chi più di voi, che conoscete da vicino gli orrori della guerra, tanto che Papa Francesco chiamò le vostre Chiese "martiriali"? È vero: dalla Terra Santa all'Ucraina, dal Libano alla Siria, dal Medio Oriente al Tigray e al Caucaso, quanta violenza! E su tutto questo orrore, sui massacri di tante giovani vite, che dovrebbero provocare sdegno, perché, in nome della conquista militare, a morire sono le persone, si staglia un appello: non tanto quello del Papa, ma di Cristo, che ripete: "Pace a voi!"».

Leone XIV ha ribadito che «la pace di Cristo non è il silenzio tombale dopo il conflitto, non è il risultato della sopraffazione, ma è un dono che guarda alle persone e ne riattiva la vita. Preghiamo per questa pace, che è riconciliazione, perdono, coraggio di voltare pagina e ricominciare», ha sottolineato il Pontefice.

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