Amnesty International accusa il presidente degli Stati Uniti (e la Svizzera) di aver peggiorato la situazione dei diritti umani nel mondo.
LONDRA - Il presidente statunitense Donald Trump e la sua amministrazione sminuiscono l'importanza della protezione dei diritti umani e contribuiscono così a mettere in pericolo miliardi di persone. Lo afferma Amnesty International nel suo rapporto annuale, in cui punta il dito anche contro la Svizzera.
L'organizzazione ha analizzato la situazione dei diritti umani nel mondo e ha constatato che le politiche di Trump hanno soltanto peggiorato le cose.
«Gli eventi degli ultimi 12 mesi hanno dimostrato quanto il mondo possa diventare un inferno quando gli Stati più potenti abbandonano il diritto internazionale e non rispettano le istituzioni multilaterali», ha dichiarato la Segretaria generale di Amnesty International, Agnès Callamard.
«Nei primi 100 giorni del suo secondo mandato, il presidente Donald Trump ha dimostrato soltanto disprezzo nei confronti dei diritti umani, prendendo di mira iniziative e istituzioni create appositamente per rendere il mondo più sicuro e giusto. Il suo attacco nei confronti del multilateralismo, dell'asilo politico, della giustizia razziale e di genere, della salute globale e della protezione del clima sta incoraggiando leader e movimenti autoritari in tutto il mondo a fare altrettanto», ha aggiunto Callamard.
La sospensione degli aiuti esteri statunitensi ha avuto un impatto particolarmente pesante sui servizi sanitari e sul sostegno ai bambini nei campi di detenzione in Siria e ha interrotto i programmi salvavita in Yemen, incluso il trattamento della malnutrizione nei bambini e nelle madri incinte, oltre a negare protezione alle vittime di violenze sessuali e assistenza sanitaria a persone affette da colera e altre malattie.
«Nonostante le sue numerose imperfezioni, il sistema multilaterale non deve essere smantellato, ma rafforzato e ripensato. Eppure l'amministrazione Trump sembra intenzionata a rimodellare il mondo attraverso una dottrina intrisa di avidità, interesse personale e dominazione».
Le accuse alla Svizzera - Il rapporto annuale di Amnesty International punta anche il dito contro la Svizzera, in particolare a causa della sua decisione di sospendere l'aiuto finanziario all'Unrwa durante la guerra a Gaza.
«Queste decisioni indeboliscono la tradizione umanitaria della Svizzera e mettono in questione il suo impegno a favore dei diritti umani», ha dichiarato, dal canto suo, la direttrice di Amnesty International Svizzera, Alexandra Karle.