Non streghe, ma «donne vittime di misoginia»

Arriva la riabilitazione da parte del Parlamento catalano
BARCELLONA - «Non erano streghe, erano donne» vittime di misoginia: il Parlamento regionale della Catalogna ha approvato una risoluzione per riabilitare le streghe.
L'intenzione è quella di «riparare» la «memoria storica delle donne ingiustamente condannate, giustiziate e represse nel corso della storia per stregoneria», in modo tale da «nobilitarle e rivendicarle», dichiarandole «vittime di persecuzione misogina».
Un testo a favore del quale hanno votato a favore sia i partiti della maggioranza indipendentista (Esquerra Repubblicana, Junts Per Catalunya e Cup) sia le formazioni di centrosinistra Partito Socialista ed En Comú Podem. Contrario invece il centrodestra.
Con la risoluzione odierna, la regione spagnola della Catalogna - dove la "caccia alle streghe" è stata particolarmente esercitata, soprattutto tra il secolo XV e il secolo XVIII, secondo la rivista storica catalana Sàpiens - adotta così la stessa linea d'iniziative sorte in altri Paesi: tra questi ci sono la Scozia, la Svizzera, la Norvegia e la Navarra (territorio spagnolo), secondo il testo approvato.




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