Coronavirus, l'Africa registra il più alto tasso di mortalità

I casi ammontano a 3,3 milioni, con 82'000 decessi confermati
ADDIS ABEBA - L'Africa, a corto di provviste di ossigeno e di altre forniture, lotta contro la "seconda ondata" di Covid-19, che fa registrare un tasso di mortalità superiore a quello globale. È l'allarme lanciato oggi dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie del continente (Africa Cdc), che segnala circa 3,3 milioni di casi e quasi 82'000 decessi.
Questi dati rappresentano una piccola parte di quella globale, ma i contagi hanno conosciuto un aumento di una media del 14 per cento in ogni settimana dello scorso mese. Il direttore di Africa Cdc, John Nkengasong, ha detto in un'odierna conferenza stampa che il tasso di mortalità del continente è pari attualmente al 2,5 per cento, mentre quello globale è del 2,2 per cento. All'inizio della pandemia, invece, il tasso di mortalità africano era inferiore a quello segnalato nel resto del mondo, ha aggiunto.
In complesso sono 21 i Paesi africani che hanno riportato un tasso più alto del 2,2 per cento, ha specificato Nkengasong, con alcuni che lo superano ampiamente come il Sahara Occidentale, a quota 11,8 per cento, il Sudan con il 6,2 per cento, l'Egitto con il 5,5 per cento, la Liberia con il 4,4 e il Mali con il 4 per cento.
Nkengasong ha parlato di medici e infermieri «travolti dal lavoro» che non possono prendersi cura dei pazienti, nonché di «letti e rifornimenti limitati», citando anche il bisogno di maggiori forniture di ossigeno, che sta diventando «critico».




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