Feci e urina abbandonate nei parchi del New Jersey

Le autorità statali li avevano riaperti il 2 maggio e ora potrebbero decidere di chiuderli nuovamente
Le autorità statali li avevano riaperti il 2 maggio e ora potrebbero decidere di chiuderli nuovamente
TRENTON - Una decina di giorni fa i parchi pubblici del New Jersey sono stati riaperti. Un gesto di fiducia nei confronti della popolazione, volto a permettere un ritorno alla vita normale nonostante la pandemia continui a colpire duro lo stato (sono circa 9350 i decessi, secondo l'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University).
Fiducia che potrebbe essere revocata, dato che i visitatori hanno lasciato nei parchi «una quantità eccessiva» di feci e urina, questa spesso all'interno di bottiglie d'acqua poi abbandonate in giro. «Comprendiamo che le toilette pubbliche sono chiuse, ma le persone dovrebbero pianificare di conseguenza» ha dichiarato il sovrintendente della Polizia di stato Pat Callahan durante il briefing settimanale.
Il governatore del New Jersey Phil Murphy aveva autorizzato la riapertura dei parchi il 2 maggio, a patto che le persone osservassero le misure di distanziamento sociale e indossassero le mascherine in quei punti dove la natura del terreno non fosse tale da consentire uno spazio adeguato tra una persona e l'altra. Callahan aveva annunciato che la polizia avrebbe seguito una politica di tolleranza zero, specialmente per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.
La conseguenza degli abusi avvenuti nel fine settimana potrebbe essere la chiusura dei parchi. Una decisione potrebbe essere presa nelle prossime ore.





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