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Dal MondoCAMPIONE: Trasferita la Vigilessa dalle unghie troppo lunghe

12.04.02 - 16:11
Marilena Ghezzi è stata assegnata all’Ufficio Controlli del Casinò municipale dopo una lunga diatriba con il Comandante Tumbiolo approdata anche davanti al Giudice del Lavoro di Como
CAMPIONE: Trasferita la Vigilessa dalle unghie troppo lunghe
Marilena Ghezzi è stata assegnata all’Ufficio Controlli del Casinò municipale dopo una lunga diatriba con il Comandante Tumbiolo approdata anche davanti al Giudice del Lavoro di Como
CAMPIONE D’ITALIA –È stata trasferita all’Ufficio Controlli del Casinò Municipale Marilena Ghezzi, l’avvenente 35enne vigilessa di Campione d’Italia balzata agli onori delle cronache un anno fa per le sue unghie lunghe 24 millimetrii e per le quali era entrata in conflittualità con il Comandante dei Vigili di Campione, Maurizio Tumbiolo. Una vicenda che era approdata anche sul tavolo del Giudice del Lavoro di Como, Beniamino Fargnoli in quanto la donna aveva presentato ricorso contro il Comune per mobbing sostenendo di essere vittima di una serie di vessazioni perché non intendeva accorciare “gli artigli” a lui utilissimi per le sue esibizioni di ballo. Tumbiolo, dal canto suo, si era difeso adducendo l’incompatibilità fra la lunghezza delle unghie e l’uso della pistola di ordinanza e che per questo non poteva fare la vigilessa e che doveva essere trasferita ad altro settore. L’udienza davanti a Fargnoli si era conclusa con una parvenza di accordo fra le parti. L’Assessore al Personale Britt Marie Gustafsson Muzi, presente a quell’udienza, aveva lasciato intendere che era possibile dare il via al trasferimento presso l’Ufficio Tecnico, soluzione gradita da Marilena Ghezzi ritenendolo consono alle sue attitudini e agli studi in ingegneria che ancora frequenta. Gli scontri fra la donna e il Comandante dei vigili iniziarono sin dal ’99 quando venne assunta dal Comune dell’Enclave. Tumbiolo da subito aveva preteso che quelle unghie fossero accorciate, forte anche di una prova di tiro con esito non proprio brillante. Ma lei oppose il secco rifiuto motivandolo, da una parte, con il diritto a conservare le proprie scelte di vita, dall’altro con il fatto che le erano utili per completare il suo look durante le esibizioni di ballo cui si dedica nel tempo libero. Fra i due nacquero una serie di dissidi e litigi con una sorta di ripicche incrociate: Tumbiolo aveva negato in una occasione il permesso a Marilena Ghezzi di assentarsi dal lavoro per poter sostenere un esame universitario e la rimproverò anche per no n averlo salutato mentre transitava in auto per le vie di Campione: “Solitamente – si difese la vigilessa – quando faccio il mio lavoro non saluto nessuno. Se il mio Comandante fosse stato in giro con divisa e auto di servizio certamente lo avrei salutato. Ma siccome era in borghese e con la sua auto non lo avevo neppure riconosciuto, anche perché non sto a guardare chi viaggia all’interno delle auto”. Da qui la decisione del Comune di trasferirla al Casinò Municipale, scelta non gradita dalla 35enne che fece ricorso al Giudice. Ora pare che la sua partita sia persa anche se facile è immaginare un ulteriore ricorso al Giudice del Lavoro.

di Bob Decker

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