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COMO: “Gardenia”, crack immobiliare da 21 miliardi
Cifre da capogiro per un fallimento che rischia di far perdere la casa a decine di famiglie sparse in tutta Italia
COMO: “Gardenia”, crack immobiliare da 21 miliardi
Cifre da capogiro per un fallimento che rischia di far perdere la casa a decine di famiglie sparse in tutta Italia
COMO -
Un crack da 21 miliardi di lire: cifre sconvolgenti quelle che caratterizzano il fallimento della Cooperativa Gardenia costato la galera nel fine settimana scorso a Luciano Lollusa, 55enne di Como, tuttora in carcere al “Bassone” di...
COMO - Un crack da 21 miliardi di lire: cifre sconvolgenti quelle che caratterizzano il fallimento della Cooperativa Gardenia costato la galera nel fine settimana scorso a Luciano Lollusa, 55enne di Como, tuttora in carcere al “Bassone” di Albate. Dalle pieghe delle due inchieste che la Procura cittadina sta portando avanti emergono scenari sempre più drammatici per decine e decine di famiglie non solo nel Comasco ma anche in diverse altre parti d’Italia. Uno dei due fascicoli, quello affidato al Sostituto Claudio Galoppi che ha ottenuto la misura restrittiva per il 55enne e gli arresti domiciliari per due componenti il Consiglio di Amministrazione, potrebbe essere chiuso già entro la fine di quest’anno con le prevedibili richieste di rinvio a giudizio. Ma i guai per Lollusa e C. non sono finiti: misure restrittive potrebbero essere adottate a brevissimo termine anche su richiesta dell’altro Magistrato lariano da tempo impegnato nell’accertare la conduzione economico-finanziaria della “Gardenia”. Vittorio Nessi sta lavorando sulla parte che interessa realizzazioni edilizie a Cernobbio e a Fino Mornasco, per quanto riguarda la provincia di Como, ma anche quelle di Comerio (Varese), Urago d’Oglio e Lonate (entrambi centri della provincia di Brescia). Intanto le famiglie di Canzo che hanno acquistato la casa attraverso la Coop. e che rischiano di perderla stanno vivendo ore drammatiche a dir poco. Solo in Lombardia sono centinaia le famiglie e del caso se ne sta occupando anche il Coordinamento Nazionale Comitati Fallimenti Immobiliari (C.o.n.a.f.i.) che, fra l’altro, ha di recente presentato un Disegno di Legge con obiettivo prioritario quello di sospendere per almeno sei mesi le aste. Lo stesso Coordinamento, la scorsa settimana, ha anche inscenato un presidio davanti a Montecitorio con la presenza, fra gli altri, dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Canzo, Alessandro Paredi, in segno di solidarietà verso le famiglie colpite dal crack.
di Bob Decker
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