CONFINE: Ucciso parrucchiere a Ponte Chiasso

COMO.

Terzo delitto nel Comasco nel giro di una settimana: un parrucchiere è stato trovato questa mattina privo di vita all’interno del suo negozio di piazzetta 24 Maggio a Ponte Chiasso, il popoloso quartiere di confine con il Ticino già teatro negli anni scorsi dell’omicidio di Don Renzo Beretta. Secondo una prima ricostruzione dei fatti pare che sia stato ucciso a colpi di rasoio. L’allarme è scattato questa mattina quando alcuni residenti della zona hanno avvertito i Vigili del Fuoco dopo aver notato un fortissimo tanfo che oltrepassa anche il confine fuoriuscire dal negozio. Giunti sul posto con le Volanti e la Mobile della Questura cittadina, i pompieri, una volta dentro, hanno trovato il poveretto steso a terra in una pozza di sangue: sul volto un cuscino. L’omicidio sicuramente è stato compiuto dopo sabato pomeriggio giorno in cui Vito Pisciotta era stato notato in giro per l'ultima volta. 63 anni, da 40 presente a Ponte Chiasso, aveva alcuni piccoli precedenti penali per emissione di assegni a vuoto ed altri reati di natura fiscale. Da qualche tempo era anche separato dalla moglie e si dice in giro che ormai vivesse nel retrobottega. Martedì avrebbe dovuto riaprire l’attività e fino al 31 di questo mese avrebbe svolto servizio solo per mezza giornata. Dell’inchiesta se ne sta occupando ora il Sostituto Cinzia Perroni che al momento preferisce non rilasciare commenti. Tra le ipotesi che coltivano, comunque, gli investigatori una rapina finita tragicamente oppure un movente riconducibile ad un caso di usura. Vito Pisciotta è stato trovato con indosso solo le mutande ma questo sarebbe dovuto, dai primi accertamenti, al fatto che con il caldo il 63enne si sia messo “in libertà” profittando del fatto che nessuno lo avrebbe notato. Oppure potrebbe essere stato colto di sorpresa nel sonno da qualcuno penetrato nel negozio e con il quale avrebbe avuto una colluttazione prima di soccombere.