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Spazio: scoperta origine anelli più esterni di Giove

Spazio: scoperta origine anelli più esterni di Giove
LONDRA - L'ultimo viaggio della sonda americana Galileo, compiuto attraverso i debolissimi anelli di Giove prima dell'immersione mortale nel pianeta, ha svelato l'origine finora misteriosa degli anelli più esterni, deboli e rarefatti del più g...
LONDRA - L'ultimo viaggio della sonda americana Galileo, compiuto attraverso i debolissimi anelli di Giove prima dell'immersione mortale nel pianeta, ha svelato l'origine finora misteriosa degli anelli più esterni, deboli e rarefatti del più grande pianeta del Sistema Solare. La scoperta è annunciata su Nature da un gruppo di ricerca americano e tedesco secondo cui la nascita di queste formazioni si deve all'ombra e al campo magnetico di Giove.

Quattro sono i tenui anelli del sistema gioviano che corrispondono alle orbite di quattro delle sue 63 lune, Adrastea, Metis, Amalthea e Thebe: il primo è un debolissimo alone di particelle, il secondo è più sottile e brillante e gli ultimi due sono i più estesi e deboli. Tutti gli anelli hanno origine dai detriti che si formano dagli impatti fra piccoli oggetti come meteoriti e asteroidi con le lune di Giove, ma l'estensione oltre l'orbita di Thebe delle ultime due fasce di particelle è stata finora un mistero.

I dati inviati dalla sonda durante il viaggio 'suicida' fra il 2002 e il 2003 hanno permesso agli scienziati dell'università del Maryland e dell'Istituto Max-Planck di capire che sono l'ombra di Giove e il potente campo magnetico del pianeta le sorgenti di questa estensione e anche le cause dell'eccentricità della sua orbita.



ATS
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