Concorde: difetto strutturale noto dal 1979, rapporto
PARIGI - Il Concorde aveva un "difetto importante", che era stato individuato addirittura nel 1979. Ma nessuna soluzione è stata realizzata prima dell'incidente del 25 luglio del 2000, quando il supersonico si è schiantato al suolo, subito dopo il decollo dall'aeroporto parigino di Roissy, provocando la morte di 113 persone.
In quell'incidente un "ruolo di causalità diretta" è stato giocato anche dalla lamina metallica perduta sulla pista dal DC10 della Continental Airlines. Una tragedia dovuta dunque a due fattori, ma è soprattutto il primo - quello del "difetto" del Concorde - che sta suscitando in Francia interrogativi. Ma il rapporto della procura della repubblica, completato dopo quattro anni di perizie, indagini e rogatorie internazionali, e consegnato oggi alle parti civili, è chiaro.
Il "difetto importante", secondo il procuratore della repubblica di Val d' Oise, Xavier Salvat, che ha presentato il rapporto alla stampa, sarebbe rappresentato dalla "combinazione di una debolezza della superficie interna dell'ala, e dunque dei serbatoi di carburante" e di un rischio di "esposizione ad urti multipli in caso di scoppio degli pneumatici" e di rottura delle ruote.
Un difetto "che si era già rivelato nel corso dello sfruttamento commerciale dell'aereo e che non era stato sufficientemente preso in conto dalle autorità interessate". "Il problema - ha spiegato Salvat - era conosciuto da una nota interna del 10 agosto del 1979. Il costruttore, Aerospatiale, lo aveva constatato, e la Direzione generale dell'aviazione civile ne era stata informata".
Ora - ha riferito l'avvocato della vedova del comandante dell'aereo - un'inchiesta sarà condotta per sapere perchè "i difetti del Concorde non sono stati trattati come avrebbero dovuto esserlo" Un ruolo di "causalità diretta" dell'incidente è stato giocato anche, secondo il rapporto, dalla lamina perduta dal DC10 sulla pista: "la sostituzione del pezzo originale con una lamina di lega di titanio non era stata autorizzata dalla Direzione dell'aviazione civile americana".
Nel rapporto si fa riferimento anche alle manovre del comandante dell'aereo al momento del decollo. Con la consegna del rapporto l'inchiesta della magistratura - che ieri aveva escluso, allo stato attuale, responsabilità di Air France - entra nel vivo. Il 16 e 18 febbraio - ha riferito l'avvocato delle parti civili, Jerome Boursican - saranno convocati dal magistrato alcuni dipendenti della Continental Airlines, mentre l'8 e 10 marzo sarà la volta di alcuni dirigenti della compagnia aerea americana. La Continental aveva sempre smentito proprie responsabilità nell'incidente.
Intanto il Concorde non vola più. Costi elevati di manutenzione, scarso successo commerciale e quel terribile incidente del 2000 ne hanno decretato lo stop. Quello dell'Air France ha fatto l'ultimo volo New York-Parigi il 31 maggio scorso, seguito da quello della British Airways. I cinque supersonici francesi sono ora in musei e parchi aeronautici in Francia, Germania, Spagna ed Usa. Solo uno è rimasto all'aeroporto di Parigi, dove è esposto - aveva annunciato Air France - per rendergli "omaggio".




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