Cinema: Janet Leigh, vittima nella doccia in "Psyco"
LOS ANGELES - L'attrice Janet Leigh, protagonista della più famosa doccia della storia del cinema nel classico "Psyco" di Alfred Hitchcock, è morta ieri a Los Angeles. Aveva 77 anni. Da alcuni mesi era stata colpita da una grave infiammazione vascolare. Al suo capezzale, nella villa di Beverly Hills della attrice, si trovavano il marito Robert Brandt e le figlie Kelly Curtis e Jamie Lee Curtis, entrambe attrici.
Nella sua carriera la Leigh aveva girato oltre 60 film - compresi classici come "Và ed Uccidi" (1962) al fianco di Frank Sinatra e "L'infernale Quinlan" (1958) di Orson Welles - condividendo lo schermo con stelle come Errol Flynn, Gary Cooper, Jimmy Stewart e Tony Curtis (che aveva sposato nel 1951).
Ma il suo ruolo più famoso, che le aveva fatto guadagnare una candidatura all'Oscar (come non protagonista) e un posto garantito nella storia del cinema, era stato quello della contabile disonesta Marion Crane, assassinata nel bagno di un motel, durante una doccia, nel thriller "Psyco" di Alfred Hitchcok. La scena aveva sconvolto gli spettatori dell'epoca (era il 1960) non solo per la imprevedibilità della morte della apparente protagonista del film ad appena 45 minuti dall'inizio della storia ma soprattutto per la sua inaudita violenza, frutto di un magistrale montaggio.
Nelle 70 rapide sequenze in cui Hitchcock aveva diviso la scena non si vedeva mai il coltello dell'assassino (interpretato dall'attore Anthony Perkins) penetrare il corpo della vittima e non si vedevano mai le parti intime della donna nuda nella doccia. Ma il risultato d'insieme, grazie anche alla lacerante musica di accompagnamento, era terrificante. Per girare la famosa scena Janet Leigh era rimasta per una settimana nella doccia (indossando una calzamaglia color carne). Negli anni successivi aveva confessato nelle interviste di non essere stata più in grado di fare la doccia, sottolineando che non si trattava di una trovata pubblicitaria.
Janet Leigh, nata in California il 6 luglio 1927, era stata scoperta da Hollywood all'età di 19 anni (quando ancora si chiamava Jeanette Helen Morrison). La bellissima ragazza era già stata sposata due volte (il primo matrimonio, a 15 anni, era stato annullato). Janet Leigh era diventata rapidamente una delle attrici più contese di Hollywood. Nel 1949 aveva girato ben sei film (compresi "Piccole Donne" e "La Saga dei Forsyte").
Nel 1951 aveva sposato un altro divo di Hollywood, Tony Curtis, tra le preoccupazioni delle rispettive case cinematografiche, MGM e Universal, che le nozze potessero diminuire la grande popolarità dei due sex-symbols dell'epoca con i rispettivi fans. Il matrimonio tra le due celebrità era durato fino al 1963 e nell'intervallo i due attori erano comparsi insieme in quattro pellicole. Dalla unione erano nate due bambine, Kelly e Jamie Lee, destinate a seguire nella loro carriera professionale le orme dei due celebri genitori.
Nel 1958 Janet Leigh era stata tra le interpreti dello sfortunato film di Orson Welles "Touch of Evil" (L'Infernale Quinlan), che era stato massacrato in montaggio dallo studio cinematografico. Due anni dopo era giunto l'indimenticabile "Psyco" di Hitchcock. E nel 1962 l'attrice aveva preso parte ad un'altra pellicola destinata a diventare un classico: "The Manchurian Candidate" (uscito in italiano col titolo "Và ed Uccidi") con Frank Sinatra.
Negli anni '60 l'attrice aveva continuato a girare film (di sempre minor successo) mentre si erano intensificate le sue apparizioni televisive. Nel 1964 la Leigh si era sposata per la quarta volta, con l'uomo d'affari Robert Brandt, in quello che sarebbe stato il più lungo dei suoi matrimoni.
Nel 1980 l'attrice aveva partecipato al thriller "The Fog" insieme alla figlia Jamie Lee, diventata a sua volta una protagonista di successo di film dell'orrore, grazie alla serie "Halloween". Sei anni fa Janet Leigh era tornata davanti alle cineprese per una parte, di nuovo insieme alla figlia, nel film "Halloween - 20 anni dopo". Ma il nome dell'attrice sarebbe stato sempre legato nella storia del cinema alla famosa scena della doccia nel motel degli orrori di "Psyco".




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