Iran: Kazemi; magistratura, forse morta cadendo da sola
TEHERAN - La magistratura iraniana ha affermato che Zahra Kazemi, la fotografa iraniana-canadese morta lo scorso anno dopo l'arresto, potrebbe essersi procurata la ferita mortale da sola, cadendo a terra. Lo si legge in un comunicato del dipartimento di Giustizia di Teheran, pubblicato oggi dal quotidiano Aftab-e Yazd.
"Poichè la Kazemi era in sciopero della fame - si legge nel documento - potrebbe aver subito un brusco calo della glicemia, essere entrata in stato confusionale ed essere caduta a terra". Comunque, aggiunge il comunicato "solo Dio sa la verita"'.
Nei giorni scorsi l'unico imputato per la morte della fotografa, l'agente del ministero dell'Intelligence Reza Ahmadi, è stato assolto dall'accusa di omicidio preterintenzionale, per insufficienza di prove. Del resto anche i legali della famiglia Kazemi, guidati dall'avvocatessa Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace, avevano detto di ritenere innocente Ahmadi, e avevano chiesto di fare luce sulle responsabilità negli apparati della magistratura.
Oggi Abdollah Ramezanzadeh, il portavoce del governo del presidente riformista Mohammad Khatami, ha detto che il caso Kazemi "ha bisogno di una risposta davanti all'opinione pubblica interna e internazionale". Il ministero dell'Intelligence, ha aggiunto Ramezanzadeh, ha fatto sapere alla magistratura di essere pronto a svolgere "un'inchiesta pubblica alla presenza di tutte le parti interessate per trovare la verità".




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