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Anonymous risponde a Megaupload

«Non rimarremo seduti mentre ci vengono portati via i nostri diritti da un governo al quale affidiamo la loro stessa tutela» by Anonymous.
Keystone
Anonymous risponde a Megaupload
«Non rimarremo seduti mentre ci vengono portati via i nostri diritti da un governo al quale affidiamo la loro stessa tutela» by Anonymous.
Giovedì scorso l’Fbi ha chiuso Megaupload, Megavideo e altri sedici domini legati a Kim Dotcom, il re del file sharing nel frattempo arrestato e, diciamolo, non proprio uno stinco di santo. I siti posseduti da Dotcom gestivano 50...

Giovedì scorso l’Fbi ha chiuso Megaupload, Megavideo e altri sedici domini legati a Kim Dotcom, il re del file sharing nel frattempo arrestato e, diciamolo, non proprio uno stinco di santo. I siti posseduti da Dotcom gestivano 50 milioni di visitatori al giorno, circa il 4% del traffico globale di internet, che gli hanno permesso di incassare in cinque anni 175 milioni di dollari.

L’accusa parla di istigazione alla pirateria, di consapevolezza dell’uso irregolare da parte dell’utenza di materiale illecito e di violazione del copyright, con un danno verso l’industria multimediale quantificato a 550 milioni di dollari. Poche ore dopo la pubblicazione della notizia, il gruppo degli Anonymous ha bloccato per protesta diversi siti internet, sia governativi sia legati al mondo della musica, tra cui quello del Fbi, della Casa Bianca, del Warner Music Group, dell’Universal Music.

In pratica nel giro di un click la comunità virtuale si è ritrovata con un buzzurro milionario eletto a eroe dei diritti digitali, tutti i file caricati sui server di Dotcom sequestrati compresi quelli legali, e negata la possibilità di condividere simultaneamente con il resto del mondo qualsiasi tipo di file. Ma in questa guerra digitale, chi ha ragione? Le major dell’intrattenimento o i difensori del tutto gratis sempre? Non è che internet stia diventando per uno il capro espiatorio per non essersi saputo reinventare, mentre per l’altro il pretesto per attaccare tutto ciò che abbia a che fare con le regole e il rispetto delle leggi?

Forse la verità, come sempre, sta nel mezzo; bisognerebbe però capire che la metà di una rete non è un più soltanto un punto ma è composto da un’insieme, senza il quale sarebbe difficile navigare nel vasto mare del web.

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