Cerca e trova immobili
GRECIA

George Michael, anzi Georgios Panayiotou

La popstar rivela: i greci amano chiamarlo con il suo vero nome
© Cover Media
George Michael, anzi Georgios Panayiotou
La popstar rivela: i greci amano chiamarlo con il suo vero nome
ATENE - I greci chiamano George Micheal con il suo nome intero, Georgios Kyriacos Panayiotou, in onore delle sue origini. Il padre del cantante 51enne si trasferì in Gran Bretagna negli anni Cinquanta. «All’ultimo matrimoni...

ATENE - I greci chiamano George Micheal con il suo nome intero, Georgios Kyriacos Panayiotou, in onore delle sue origini. Il padre del cantante 51enne si trasferì in Gran Bretagna negli anni Cinquanta.

«All’ultimo matrimonio greco cui ho preso parte», ha risposto il cantante a Q magazine quando gli è stato chiesto quando fosse stato chiamato per l’ultima volta Georgios. «La maggior parte dei greci mi chiama con il nome greco, credo che facendo così pensino di conoscermi meglio di altri».

Michael ha infine raccontato un divertente aneddoto culinario. «Una volta cucinai un pollo arrosto per David Austin (produttore nonché amico di infanzia dell’artista, ndr) e lo lasciai fuori per due giorni. Glielo servii comunque», ha rivelato divertito.

Il cantante ama il divertimento e dare feste a casa. «L’ultima volta è stata durante le Olimpiadi, la più bella festa che abbia fatto negli ultimi 10 anni. C’erano i Muse, le Spice Girls, gli Oasis, Kate Moss, Naomi Campbell, Kate Hudson e i Doctor Who!», ha ricordato. «Credo di aver rovinato il party ufficiale dei Giochi Olimpici perché chiunque fosse qualcuno era da me».

© Cover Media

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE