Gwyneth Paltrow "parla" con il padre defunto

L'attrice si rivolge allo spirito del genitore attraverso l'anello nuziale che tiene sempre con sé per essere guidata nei momenti difficili.
L'attrice si rivolge allo spirito del genitore attraverso l'anello nuziale che tiene sempre con sé per essere guidata nei momenti difficili.
LONDRA - Gwyneth Paltrow parla con suo padre Bruce Paltrow attraverso la sua fede nuziale. La star di Hollywood ha più volte raccontato del dolore che provò per la sua morte, avvenuta nel 2002, dopo una lunga battaglia contro il cancro.
La star ha ora rivelato di rivolgersi spesso allo spirito di suo padre, specialmente quando sente di aver bisogno di essere guidata in una situazione difficile. "Tengo sempre questa fede con me, le faccio delle domande, sento che mi protegge. Avverto davvero l’energia del suo spirito", ha dichiarato la star sul The Sun. "Sento mio papà, sento il suo amore, parlo ancora con lui e lo amo ancora".
Paltrow è morto in Italia, mentre stava aiutando la figlia nell’organizzazione della sua festa per i 30 anni. Ora che è passato tanto tempo, l’attrice riesce e vedere l’aspetto positivo della sua scomparsa. Innanzitutto si è concentrata su una vita salutare e ricca di attività sportiva. "Ovviamente preferirei che fosse vivo adesso. Però mi ha dato tanto anche con la sua morte".
La Paltrow ha conosciuto il suo attuale marito, Chris Martin, poco dopo la scomparsa del padre e con lui ha avuto due figli. Qualche anno fa ammise di accettare con difficoltà l’idea che Bruce Paltrow non avesse mai conosciuto i suoi nipoti, ma ha anche lasciato intendere di sapere che, in un modo o nell’altro, lui era in grado di vederli. "Sono interessata al misticismo ebraico e cristiano e al Sofismo, così come a Dio, al karma e ai rapporti causa-effetto", affermò. "Non so se lo rivedrò. Non è riuscito a vedere i suoi nipoti. E questo fa male perché sarebbe stato un nonno fantastico".
© Cover Media







Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!