Cerca e trova immobili
ITALIA

Laura Chiatti: «Smetterei di lavorare per fare solo la mamma»

L'attrice vorrebbe passare tutto il suo tempo con i figli
Bang ShowBiz
Laura Chiatti: «Smetterei di lavorare per fare solo la mamma»
L'attrice vorrebbe passare tutto il suo tempo con i figli
ROMA - Laura Chiatti adora fare la mamma. In due anni ha avuto due figli, prima Enea, che ora ha 21 mesi, e poi Pablo, che ne ha appena 4, e non potrebbe essere più felice. In un'intervista con il magazine de 'Il Corriere della Sera', 'Sette'...

ROMA - Laura Chiatti adora fare la mamma. In due anni ha avuto due figli, prima Enea, che ora ha 21 mesi, e poi Pablo, che ne ha appena 4, e non potrebbe essere più felice.

In un'intervista con il magazine de 'Il Corriere della Sera', 'Sette', la bionda umbra ha svelato qualcosa di inaspettato: «Fosse per me farei solo la mamma, ma Marco ci tiene molto che continui a lavorare, dice che è importante per me, che stare sempre a casa può fare male. Cerchiamo di accettare lavori non in contemporanea, così ci possiamo aiutare, uno magari va sul set mentre l'altro guarda i piccoli. Ho la fortuna di avere impegni abbastanza diluiti durante l'anno, per adesso funziona tutto».

In barba alle lotte femministe per l'indipendenza delle donne, la Chiatti vorrebbe quindi passare la maggior parte della sua vita all'interno delle mura domestiche con i suoi pargoletti. Sicuramente i piccoli beneficiano della situazione e non stanno mai lontano dai genitori per troppo tempo. «Non abbiamo voluto una tata. Soltanto quando dobbiamo lavorare a Roma ci affidiamo a Sonia, una signora alla quale siamo molto legati, ci fidiamo di lei», ha spiegato Laura.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE